La mia vita con lei – 10 – Festa di compleanno parte terza
Data: 17/06/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... azionato il telecomando per aprire il cancello: “E’ un vero peccato mi creda, mi ha detto l’altra massaggiatrice passandosi la lingua fra le labbra; mi piacerebbe vedere com’è il cazzo che ha fatto godere tanto quelle due signore” “Buonasera signore, non vi trattengo oltre” ho alzato il tono della voce indicando chiaramente il cancello; con un gesto di stizza le due sono rientrate in macchina e sono partite; ho chiuso subito il cancello e sono rimasto a guardare finchè non è sparito anche il riflesso delle luci della macchina; sono risalito e ho trovato le mie signore sedute in salone nude, profumate e oliate a dovere: “Signore mie siete uno spettacolo, a casa non sospetteranno di niente ne sono sicuro” “Che avevano da dirti quelle due?” mi ha chiesto Gabriella: “Volevano sapere se mi interessava fare con loro quello che abbiamo fatto noi, ovviamente” “Davvero? E tu?” “Gli ho detto buonasera e grazie, e gli ho aperto il cancello” “Davvero non ti interessavano? Sono belle signore” “Ce l’ho qui il meglio del meglio” le ho risposto e lei mi ha lanciato un bacio; poi è intervenuta Antonella: “Ragazzi io non potrò mai ringraziarvi abbastanza per questo splendido regalo; vi assicuro che mi sono goduta ogni attimo di questo weekend e che non me lo scorderò mai, e quasi mi dispiace di non poterlo raccontare in giro; cazzo ragazzi vi voglio bene, bene da morire” “Sbaglio o stai intendendo che non vuoi fare altro?” “Proprio così sorellina; siamo improfumate e oliate alla perfezione, ...
... proprio come si aspettano di rivederci a casa; sono felicissima e mi sento appagata come non sono mai stata in vita mia e questo appagamento mi durerà per tanto tempo, sicuramente fino a quando il sesso sarà una cosa di cui non avrò più bisogno; e del resto, dopo un weekend così qualsiasi altra cosa potessi fare mi sembrerebbe niente a confronto, e anzi mi darebbe anche fastidio; Gabriella, Riccardo siete una cosa fantastica, vi amo da morire”; io ero commosso di quelle splendide parole e avevo una gran voglia di abbracciarla: “Mamma, adesso non lo posso fare, ma quando ci rivedremo ti avanzo un abbraccio fortissimo; sono proprio felice di averti ritrovata, sei una donna straordinaria, ti voglio bene” e le ho lanciato un bacio con le lacrime che mi cadevano dagli occhi; anche Gabriella aveva gli occhi lucidi: “Dai sorellona, prepariamoci e ti riporto a casa, sennò finisce che le lacrime ci rovinano la crema che abbiamo sul viso ahahah” e abbiamo riso tutti insieme.
Dopo mezz’ora se ne sono andate con l’auto di Gabriella per tornare a casa di mamma; me ne sono stato li alla finestra a guardare le luci di posizione che si riflettevano sul cancello fino a che non sono sparite in lontananza; sarei rimasto li ad aspettare di rivedere le luci anteriori illuminare il cancello al ritorno di Gabriella ma dovevo pensare alla cena, in quanto il grosso pezzo di caciotta era stato mangiato tutto a pranzo; in cantina ho tagliato un po’ di prosciutto, di salame e un pezzo di pecorino di ...