1. L'addestramento di una sissy slave - 7


    Data: 15/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Trans Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... contribuisce a dare l’illusione di un paio di minuscole tette. Ovviamente non porterò mutandine di alcun tipo, per cui...libera visuale del mio sesso ingabbiato e del mio butt-plug.
    
    Al momento di scegliere il collare non mostra indecisioni: prende quello alto, posturale, che mi costringe a tenere il mento in alto. E’ assurdamente scomodo. Provo timidamente a farle cambiare idea.
    
    -Non potrei indossare un collare più...pratico? Questo potrebbe impedirmi un po’ i movimenti e non vorrei risultare impacciata...
    
    -Non essere ridicola. La brava schiava deve riflettere la classe della propria Padrona e questo collare ti darà la giusta postura, conferendoti classe, appunto.
    
    Non discuto più.
    
    Mi aspetto che anche per la scelta del SUO abbigliamento le cose debbano andare decisamente a rilento. Invece no. Per lei sceglie senza esitazioni un corsetto in cuoio nero, e un paio di bellissimi sandali tacco 12, molto nudi. Sia corsetto che sandali presentano spunzoni cromati dall’aspetto minacciosamente acuminato. Il corsetto, in particolare, ha delle sezioni rimovibili in corrispondenza di tette e sesso. Niente calze per lei.
    
    -Ora, prima di iniziare a preparaci, vai a farti un clistere...ben fatto, mi raccomando.
    
    -Ma...l’ho già fatto, come ogni mattina...tra l’altro non ho nemmeno mangiato, oggi, con tutto quello che abbiamo avuto da fare...
    
    -Se ti dico di andare a ripulirti internamente, vai e fallo! ...o forse preferisci aggiungere al tuo “look” una dozzina di bei ...
    ... segni rosso vivo di canna sul tuo culetto nudo?
    
    Recepita perfettamente l’antifona, trotterello via verso la mia cameretta per autosomministrarmi l’enema richiesto.
    
    ***
    
    Ore 23,00.
    
    Al citofono, il nostro autista per questa sera ci comunica che l’auto è al portone. Prima di uscire indossiamo due ampi mantelli neri in seta leggera a coprire le nostre più o meno evidenti nudità. Scendiamo e prendiamo posto nella lussuosa Mercedes nera che ci porterà alla festa. La mia Signora sorride, io un po’ meno: comincio a sentire la tensione.
    
    Ore 23,40
    
    Facciamo ingresso nel cancello che dà accesso al giardino della villa sulla Salaria, una ventina di km fuori Roma, dove si terrà la festa.
    
    Nel parcheggio interno ci sono già una mezza dozzina di auto, tutte piuttosto lussuose. Il nostro autista scende ad aprirci gli sportelli. Prima di scendere, la Padrona aggancia al mio collare il guinzaglio di catena metallica.
    
    -Mi raccomando, Monique. Mi aspetto che tu mi faccia fare bella figura...
    
    Sono le sue ultime parole prima di uscire dall’auto. Non replico.
    
    Il vialetto di accesso alla villa è fiancheggiato da torce accese che rischiarano la via. Lo percorriamo lentamente fino all’ingresso di una costruzione a due piani, dall’architettura piuttosto ricercata. Il portone di casa è aperto.
    
    Varcata la soglia, ci soffermiamo. Attorno a me vedo un salone piuttosto articolato. Attorno divani e poltrone in grande numero, c’è poca luce, quella poca è soffusa da lampade da terra ...
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