La moglie schiava - cap. 1
Data: 12/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
... casa, ma non volevo che ciò accadesse.
“Alfredo lascia che ti spieghi...”
“Spiegarmi cosa ? Che ti piace prendere cazzi a ripetizione, dimenticavo ti piace anche la fica, ho devo ricordartelo mostrandoti quanto sei brava con le ragazzine !”
Oramai era furioso, non parlava ma urlava, lanciandomi sguardi carichi d'odio.
“Ti do un'ora per farti le valigie, ho già bloccato le tue carte di credito e trasferito il denaro dal conto comune al mio personale. Tanto per mantenerti non avrai problemi, vorrà dire che per farti scopare ti farai pagare, in fondo sei solo una troia.”
In un attimo vidi tutta la mia vita crollarmi addosso, il lusso alla quale ero abituata, la vita sociale, tutto distrutto.
Cercai d'avere un sussulto d'orgoglio.
“Non puoi farmi questo, chiederò il mantenimento, me lo devi.”
“E come no ! Trovami un solo giudice che dopo averti visto all'opera te lo possa concedere, senza considerare che non avrei problemi a farne capitare uno mio amico.”
Aveva stramaledettamene ragione, ero senza via di fuga, se non far appello alla sua pietà.
“Ti prego, farò qualunque cosa mi chiedi, mi segregherò in casa se lo vorrai, ma non mi lasciare, lo sai che ti amo.”
Alfredo si accese un'altra sigaretta e si versò da bere, il suo silenzio mi faceva più male di tutti gli insulti che mi aveva detto prima, ma potevo solo aspettare la sua decisione.
“Sei davvero disposta a tutto pur di restare in questa casa ?”
“Si, non devi che ...
... chiedermelo.”
“Voglio che tu diventi la mia schiva.”
Rimasi stupita davanti alla sua richiesta.
La sua schiava ?
E cosa voleva dire ?
Mi avvicinai a lui cercando le risposte alle mie domande.
“Cosa intendi per schiava ?”
“Tu farai tutto ciò che ti ordinerò, subirai punizioni fisiche e mentali, uscirai solo con me, non avrai più nessun diritto, ma solo doveri, non ti potrai opporre a nulla pena l'uscita da questa casa. Ti darò da mangiare e ti vestirai come vorrò io, sarai la mia puttana personale. Ti rivolgerai a me chiamandomi Padrone o Signore e dandomi del lei, se vorrò avere un'altra donna tu non dirai nulla come nel caso ti voglia far scopare da chiunque mi passi per la testa. Queste sono le condizioni, prendere o lasciare.”
“Ma tu non sei un sadico...”
La frase mi usci quasi senza che me ne accorgessi, la dissi a bassa voce, ma non tanto da non fargliela sentire.
“Se è per quello tu non sei una donna, ma solo una sgualdrina, allora aspetto la tua risposta, la voglio ora, quindi deciditi in fretta.”
Mi sentivo come un pugile nell'angolo che aspetta solo di buttare la spugna, e io buttai la mia.
“Va bene, accetto.”
Lo dissi a bassa voce, quasi sussurrandolo.
“Non ho sentito, parla più forte.”
“Accetto le tue condizioni.”
“Accetti di diventare cosa ?”
“La tua schiava, ora va bene.”
“Chissà perchè lo sapevo che avresti detto di sì, ora spogliati, ti devo dare la prima lezione per avermi tradito.”
Inizia a spogliarmi fino a ritrovarmi nuda ...