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Alla scoperta di Marco (Prima parte)
Data: 08/06/2020, Categorie: Hardcore, Masturbazione Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... includeva la sua stanza, uno studio, una piccola stanza di allenamento, il suo bagno, la piscina coperta e la vasca calda. Mi portò in piscina ed indicò la vasca calda. "Entra, io vado a cambiarmi", mi disse dirigendosi di nuovo verso la stanza. Io mi tolsi velocemente i vestiti e li appesi su un gancio. Pensai di tenermi le mutande ma così avrei dovuto indossarle bagnate per tornare a casa. Me le tolsi ed entrai nella vasca. L'acqua calda era eccezionale sui miei muscoli stanchi quando mi sdraiai nella vasca. C'erano un paio di pulsanti al mio fianco ed io li pigia finché non feci partire il getto. I getti di acqua calda stavano cominciando a diminuire l'indolenzimento della mia schiena quando Marco rientrò con un accappatoio. In mano aveva una bottiglia di brandy e due bicchieri. Riempì un bicchiere e me lo diede, si mise sul bordo della vasca e lasciò cadere l’accappatoio. Quasi il brandy mi soffocò. La brillante treccia rossa e la sua rossastra e rada barbetta a punta erano gli unici peli sul suo corpo. Era raso dal collo in giù. Sapevo che si radeva il torace e le gambe come la maggior parte dei nuotatori, ma l'inguine raso ed il culo liscio riportarono alla massima estensione la mia erezione. Feci correre una mano nel cespuglio che mi copriva il cazzo e tra la massa di peli del torace. Un vero contrasto ho pensato tra di me mentre lui entrava nella vasca e si sedeva accanto a me. Centellinò il suo brandy per alcuni minuti poi mi disse di sedermi di fronte ...
... a lui, lo feci ed il getto d’acqua mi massaggiò la schiena, Marco prese una gamba delle mie e cominciò a massaggiare i muscoli del polpaccio. "I muscoli delle gambe fanno sempre maledettamente male dopo un allenamento." Spiegò mentre mi modellava i muscoli. Modellò il polpaccio e poi mi tirò vicino per cominciare con le cosce. Chiacchierammo del calcio e di quello che stava succedendo a scuola mentre io tentavo di evitare di pensare a quello che stavo provando. Marco massaggiò risalendo la coscia verso l’inguine ed il membro gonfio. Più le mani si avvicinavano e più la mia erezione diventava dura ed il mio torace si contraeva. La sua mano finalmente strisciò sul mio uccello duro e la spostò velocemente; arrossì ed esitò per vedere se stavo per attaccarlo. Io ero confuso ed impaurito. Avrei potuto uscire dalla vasca ed incamminarmi sotto la pioggia o avrei potuto seguire il corso dei miei sentimenti. Esitai, Marco mi stava mettendo alla prova? Se avevo ragione e non avessi fatto niente probabilmente avrei perso un'opportunità unica. Con lo stomaco in tumulto allungai una mano a toccare la sua coscia, avrei potuto dire che era un incidente se si fosse lagnato. Lui chiuse gli occhi e respirò profondamente. Quando riaprì gli occhi erano pieni della speranza e paura ed io mi chiesi se fosse come mi sembrava di vedere. Gli occhi di Marco assunsero un'espressione improvvisa di determinazione, tolse delicatamente la mia mano dalla sua coscia, la trasportò al suo inguine e la mise ...