1. La mia storia – 3 – Primo weekend di sesso 1


    Data: 08/06/2020, Categorie: Cuckold Incesti Gay / Bisex Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... giaccone, maglione e camicia e non appena anche lui e’ a petto nudo gli si schiaccia addosso e gli infila la lingua in bocca; il bacio e’ lunghissimo e quando alla fine si staccano il ragazzo domanda: “Ma perche’ hai risposto cosi’ al citofono? Mi ero preoccupato” “Scusami, ma avevo calcolato che non saresti arrivato prima di un altro quarto d’ora almeno; cosi’ quando ho sentito il citofono ho pensato che fosse un altro e mi sono innervosita; ma devi aver volato amore mio”; il ragazzo spiega alla donna dei colpi di fortuna avuti con la metro: “Comunque si per correre ho corso, non vedevo l’ora di stare qui” “Lo dici a me, contavo i minuti ad aspettarti; dai adesso spogliati ti ho messo sul lettone una vestaglia di Riccardo e ti aspetto in cucina, la pasta e’ gia’ in tavola. Dopo due minuti i due sono seduti a tavola, l’uno di fianco all’altra e svuotano le due scodelle di rigatoni al ragu’; poi attaccano voracemente le braciole di maiale con l’insalata e la donna prende un involto sul piano della cucina, tira fuori un grosso pezzo di formaggio e ne taglia due belle fette: “Madonna, Livia ma non sara’ un po’ troppo?” “Oggi niente merenda bello mio; si scopa fino all’ora di cena, quindi mangia e zitto” “Che formaggio e’, non lo conosco” “Caciocavallo silano stagionato, e’ piccante quasi quanto il provolone” “Si hai ragione e’ molto buono” e in pochi minuti le due grosse fette seguono il destino delle precedenti portate e spariscono dai piatti; appena ingoiato l’ultimo ...
    ... boccone, la donna accarezza il viso del ragazzo e gli sussurra: “Sai amore, la mattina dopo che ti ho chiamato sono stata in ansia fino all’ora in cui dovevate entrare a scuola; avevo il terrore che tua madre non ti desse il permesso e che sarebbe squillato il telefono” “E invece no, non mi ha fatto nessun problema; un po’ pero’ mi dispiace averla lasciata sola per tutto il fine settimana” “Gia'” annuisce Livia che pero’ in realta’ sta pensando: “Povero cocco; casa vostra e’ piu’ vicina a scuola rispetto a qui e il mio Riccardo sara’ arrivato almeno venti minuti prima di te; puoi stare certo che lui e tua madre hanno finito di pranzare da un po’ e stanno gia’ scopando a tutto spiano”; il pensiero la eccita ancora piu’ di prima e tira a se il ragazzo baciandolo in bocca con passione, mentre la sua mano si posa sul suo uccello che e’ gia’ durissimo: “Sei gia’ bello pronto vero, amore mio?” “Si dai sgombriamo e andiamo a letto” “Faccio io non preoccuparti, ci metto due minuti con la lavastoviglie” e in un attimo e’ in piedi e con movimenti veloci ed esperti butta i resti del cibo nella spazzatura e mette piatti, padelle e bicchieri nella lavastoviglie; ma il pensiero di Maria e Riccardo che scopano non la abbandona e la fa infoiare assai; cosicche’ quando si riaccosta a Marco, al suo “Dai andiamo a letto” risponde: “Non ce la faccio ad arrivarci chiavami qui sulla sedia” e gli si mette a cavalcioni impalandosi sulla mazza durissima: “Aaaaaahhhhh ……….. oooooahhhhhhhhhhhh …………. ...