La mia storia – 3 – Primo weekend di sesso 1
Data: 08/06/2020,
Categorie:
Cuckold
Incesti
Gay / Bisex
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... ha chiamato Riccardo e mi ha chiesto di andare con lui sabato dopo la scuola ad Anagni dai suoi cugini” “Ad Anagni?” Maria ha uno sguardo stupito per poi proseguire: “E quando tornereste?”. “Domenica sera mamma” “Mi lasci sola per tutto il weekend?” “Si mamma, ma ti prego, mi piacerebbe fare qualcosa di diverso, sto sempre qui dentro” “Va bene dai; almeno mi riposo un po’ anche io” “Grazie mamma” Marco si alza e abbraccia la donna; dopo un po’ si staccano e Maria va in cucina per mettere a posto la spesa; il ragazzo si rimette alla scrivania, ma i suoi pensieri sono tutti dedicati al weekend vicino; e’ talmente preso che la madre lo deve chiamare due volte “Ma che non ci senti?” “Scusa mamma ero preso dal libro” mente il ragazzo: “Senti, mi sono dimenticata di passare in merceria, mi serve assolutamente il filo blu; vacci tu per favore io mi sono gia’ spogliata” “Mannaggia mamma, proprio il posto piu’ lontano ti sei scordata, va bene dai vado subito” Marco andrebbe anche in capo al mondo per quanto e’ felice ed eccitato. Dopo una buona mezz’ora rientra e si rimette a studiare; all’ora di merenda Maria gli porta un po’ di frutta con i biscotti e gli fa compagnia. I giorni successivi scorrono lenti, finche’ il sabato Marco si presenta a scuola con lo zainetto, come anche il suo amico Riccardo, che contrariamente a quanto temeva, non gli chiede nessuna spiegazione; non cosi’ gli altri compagni di classe ai quali racconta la storia concordata con Livia; al suono della ...
... campanella di fine lezioni, Riccardo si veste velocemente: “Marco io oggi vado di corsa, mi parle il pullman alle 2 e non voglio rischiare di perderlo” “Va bene Ricky, buon divertimento ci si vede lunedi'” “Anche a te” gli sorride Riccardo per poi scappare via. Marco va verso la metro in compagnia di un gruppo di compagni di classe, che come sempre cominciano a dire che piu’ tardi usciranno con le loro ragazze eccetera; ma contrariamente al solito, il ragazzo non prova nessuna invidia: “Se sapeste dove sto andando io belli” pensa beffardo; alla metro e’ costretto a prendere la direzione opposta a quella solita, ma ha la fortuna di vedere scendere tutti i suoi compagni alla prima fermata; cosi’ decide di scendere subito alla seconda e di prenderla nel verso opposto; la fortuna continua a baciarlo perche’ la metro passa subito e alla fermata della scuola non c’e’ nessuno che lo conosce; per non correre rischi decide di scendere alla fermata successiva alla sua e si dirige a passo spedito verso la casa di Riccardo; dopo neanche dieci minuti suona al citofono: “Chi e’?!” la voce di Livia sembra allarmata: “Livia sono io, Marco” “Oddio ti ringrazio” risponde la donna e fa scattare la serratura; fa le scale a due a due di corsa e quando arriva la trova nascosta dietro la porta pronta per farlo entrare; subito dopo Livia chiude e mette il catenaccio e Marco si rende subito conto del perche’ la donna era nascosta; ha la vestaglia slacciata e sotto e’ completamente nuda e subito gli leva ...