La nuova tana e il primo party
Data: 06/06/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... Nel locale che frequentavo più spesso al sabato, ho sempre visto un egual numero di uomini e di donne. Lo amavo (anche) per quello. Si potrebbe discutere a lungo dei motivi culturali per cui una percentuale così piccola di donne rispetto agli uomini, desiderano giocare creando così un profondo sbilanciamento che può forse soddisfare l’Ego di qualche ragazza ma che in realtà per snatura il senso stesso di giocare. Si potrebbe, ma la cosa più importante è che in una festa privata è l’organizzatore a fissare entro certi limiti le sue regole.
Già nell’appartamento che occupavo prima avevo riunito persone per giocare come per Capodanno 2020 e mille riunioni della Family degli amici e amiche più strette. Ma il luogo era angusto e mal si prestava a vere feste, nonostante tutte le mille piccole astuzie che avevo messo a punto come le luci rosse e i giocattoli appesi al soffitto. Adesso le cose erano cambiate. Nel nuovo nido avrei potuto iniziare a creare le mie feste. Conosco tante persone in questo mondo ed ero certo che avrei saputo riunire le persone giuste, mischiando sapientemente persone già amiche e nuove coppie da conoscere e scoprire. Perché io vivo questo mondo come uno spazio non solo di libertà ma anche di inclusione. Molte volte in questi anni ho avuto modo di vedere che si creano talvolta gruppetti chiusi, amici che tendono a stare fra loro sia nel gioco che nella conversazione. Posso rispettare (e anche comprendere) questo modo di vivere il Gioco. Ma non è il ...
... mio. Lo sento davvero distante. Per me giocare, l’ho detto molte volte, è un modo di mettersi in gioco attraverso il sesso con l’Altra. È uno scoprire, con il corpo appunto, persone nuove. Trovare, perché no, nuovi amici. Le mie feste sarebbero state all’insegna dei miei valori: libertà, scambio di energie, incontro, inclusione, apertura mentale prima ancora che fisica.
Il momento era arrivato; mi aggiravo per le stanze come un leone in gabbia controllando e ricontrollando che tutto fosse pulito e in ordine. Il bagno, il tavolo per i rinfreschi, le luci basse e soffuse. Dal soffitto pendeva la catena a cui sarebbe stata agganciata l’altalena che, ne ero certo, avrebbe suscitato curiosità e desiderio nelle signore. Aspettavo. Il cuore batteva forte facendomi sentire vivo. Non era paura bensì trepidazione e desiderio di veder finalmente esaudito il mio desiderio. Dodici persone, sei coppie avrebbero riempito lo spazio con i loro sorriso, il loro odore e la loro eccitazione. Gemiti e rantoli di piace, risate e brindisi sarebbero risuonati di lì a poco. Ma non avevo fatto tutto da solo. La mia cara amica Pulcina aveva lavorato con me, come un team, per la riuscita della serata. Pulcina e il suo compagno Luke sono due persone deliziose. Gentili, sorridenti con quella bontà del cuore che non inganna. In particolare avevo creato una bella amicizia con lei, sempre nel rispetto della sua coppia e del suo compagno. Eravamo, nel corso di tante telefonate, diventati intimi. Quando le ...