La nuova tana e il primo party
Data: 06/06/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
Attendevo da molto questa serata, dal giorno in cui ero venuto a vivere in una nuova casa, una nuova tana. O forse sarebbe meglio dire un nuovo nido, viste le caratteristiche che presentava questo appartamento. Nido? Perché no, se penso che i miei animali totemici sono due: il Lupo e il Gabbiano. Il primo dei due animali come simbolo di vicinanza con la nostra natura più profonda e vera. Quella natura non intossicata dalle convenzioni sociali, da regole conformiste e soffocanti. Quella natura non ancora bloccata da noi stessi, dai nostri blocchi, dalle nostre paure e da tutti gli schemi difensivi che, se da un lato ci proteggono e confortano, dall’altro ci tolgono o affievoliscono il contatto con noi stessi. Il Lupo perché un lupo non è un cane, simbolicamente. Non scodinzola. Non uggiola. Non ha bisogno di un padrone che se ne prenda cura e a cui essere leale. Il Lupo non ha padroni, se non sé stesso e la sua verità. Il lupo non supplica, ma propone. Il lupo può stare in branco, o aggirarsi solitario per la foresta annusando odori e tracce. Il Lupo è Vero e non finge mai.
Ma il Gabbiano, a sua volta, rappresenta un simbolo vibrante di libertà. Un uccello forte fiero, che fin dalla mia prima infanzia ho visto volteggiare sul mare e sulla spiaggia. Subito penso al libro degli anni ’70, “Il Gabbiano Jonathan Livingstone” che ha segnato generazioni e che anche su di me ha sempre esercitato una profonda influenza.
Un nido? Perché no; dalle finestre si vedono le fronde delle ...
... piante nel parco prospiciente, i lucernari aprono squarci di cielo, ora azzurro ora grigio. Le travi a vista, possenti e rassicuranti sono l’albero simbolico che sorregge il tutto. Dal momento in cui andai a viverci, anzi dal momento in cui vidi l’annuncio, mi sorpresi a pensare come avrei amato organizzarvi delle feste. Come molti swinger di lungo corso, mi sto via via convincendo che le feste private, rispetto un club, siano la situazione più intrigante e questo per molti motivi. Innanzitutto è, per così dire, un ambiente protetto. Gli invitati vengono in qualche modo selezionati. Anche quando non li si conosce di persona, basta chiacchierare per comprendere con chi si ha a che fare. Nessun rischio di trovarsi alle prese con un singolo che, avendo pagato caro il suo ingresso in un privé, pensa gli sia tutto dovuto. Inoltre ciascuno può bilanciare il rapporto fra uomini e donne; resta a mio avviso un elemento cruciale. So che molte signore potrebbero dissentire dalla mia affermazione, perlomeno quelle che amano essere al centro dell’attenzione di molti maschi. Io però resto nel mio sentire: è il bilanciamento delle energie maschile e femminile a creare per me la situazione più coinvolgente. In questo sono anche legato alla mia scoperta del mondo scambista a Parigi. Nella Ville Lumière, che notoriamente è assai propizia a regno del gioco e ricca di club, la regola è: i singoli non entrano, salvo un giorno a settimana, spesso il mercoledì, dedicato alla “pluralité masculine”. ...