Mungono la mia fidanzata... e mi piace! (Texas Cou
Data: 04/06/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Tabù
Autore: Mr_Sessualdo, Fonte: xHamster
Intanto, le poppe avevano ripreso a farle male e si erano inturgidite; i capezzoli adesso bruciavano e le punte pizzicano tanto, così cominciò a spremerseli per calmare il pizzicore, e senza volerlo fece uscire il latte, che si spanse su tutta la maglietta, ritrovandosi due chiazze così e i capezzoli marroni che risaltavano dalla stoffa. Corse in camera e andò in bagno; riempì il lavandino d’acqua, che usciva sporca, e mise a mollo le mammelle: il latte che fuoriusciva disegnava nella fanghiglia sabbiosa dei ghirigori biancastri.
L’unica soluzione possibile, a quel punto, era di tirarsi il latte, così almeno avrebbe passato una notte decente, sperando nel consiglio di un dottore il giorno dopo. Forse Matteo aveva ragione sul fatto che fosse solo un effetto collaterale di quello schifo di hamburger, ma sono così buoni e succulenti, che ti si sciolgono in bocca, e quando ne addenti uno vedi la carne ancora rosea all’interno, da cui cola il sugo insieme alla senape e al ketchup. Impossibile, per Chiara, resistere agli hamburger, e anzi, ne avrebbe mangiato volentieri uno anche ora, se non fosse che il dolore le faceva dimenticare di avere fame.
Provo a spremersi un capezzolo come se fosse un brufolo, ma le faceva solo più male, e in più si infastidiva e le veniva un prurito su tutto il corpo. Aveva i dotti ingorgati, e in più quelle brutte venature azzurre cominciavano a gonfiarsi. Doveva trattarsi di una grave reazione allergica, che poteva finire anche male; le viene ...
... parevano sul punto di rompersi, ed ebbe paura.
Aprirono la porta, e Chiara sbigottì, ma era solo Matteo che tornava, e dalla faccia di lui capì che i tentativi di mettersi in contatto coi soccorsi erano andati male. Matteo, invece, ritrovò sua moglie in lacrime, che si teneva il seno stretto tra le mani e i palmi sopra i capezzoli.
«E adesso qual è il problema?»
«Guarda tu stesso.»
Matteo avvicinò il viso alle mammelle, e con il dito sfiorò una vena sul capezzolo, e Chiara subito si ritrasse, infastidita, perché aveva fastidio anche del respiro di lui. Matteo pensò che le vene potessero otturarsi e far venire un accidente alla moglie.
«Ti prego amore, fai chiamare il medico.»
«Chiara, io non ti ci metto nelle mani di un macellaio.»
«Ma quella ha detto che è un dottore vero!»
«Senti, mettiti sul letto e cerca di riposarti; vedrai che domani ti sarà passato tutto.»
«Ti prego ti prego ti prego! Non lo sopporto più! Mi sento scoppiare!»
Matteo davvero credeva che fosse il caso di ignorare l’aiuto di quelle persone così squallide, per una faccenda così delicata, quali le prospere mammelle di sua moglie. Certo, l’idea che una specie di orco depravato agguantasse e strizzasse la carne candida di Chiara era un pensiero che lo faceva inspirare profondo, ma tutto ciò era lontano dal santo rispetto che un marito dovrebbe alla propria coniuge.
«Scendo di sotto, vedo cosa possiamo fare, okay?» disse.
Matteo era tentato di fingere di scendere per poi ...