1. l'amica di mia moglie


    Data: 04/06/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Hardcore, Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster

    ... impunturato di stelle di varia grandezza e luminosità ed io appoggiata al muretto, guardavo negli occhi Luca, rapita da questa atmosfera così romantica e sensuale. Lo abbracciai, stringendomi a lui con tenera e languida passione. Mentre il gruppo degli altri, compresi i nostri figli, si allontanava per andarsi a sedere sulle panchine dello spiazzo, Luca ed io, ci sciogliemmo dall’abbraccio e passeggiando lentamente, ci appartammo in fondo, dove il pa****tto formava un angolo curvo. Protetti e celati dal tronco di un enorme pino, ci baciammo a lungo, lui, si accorse solo allora che le mie candide tette erano prive di reggiseno e iniziò ad accarezzarmele da sopra la maglietta leggera, strusciando il palmo delle mani sui miei capezzoli eretti. Poi le sue mani furono sotto la maglia e presero possesso delle mie turgide mammelle, stringendomele delicatamente, poi prese tra il pollice e l’indice i capezzoli e li strinse piano girandoli fra le dita. Mi sentivo la figa bagnarsi e spinsi il mio ventre contro la sua rigida virilità, lui rispose e a sua volta mi fece sentire il pene duro contro la mio addome teso. Luca, abilmente, in poche mosse, fece scendere fino alle caviglie i suoi pantaloncini corti e le relative mutande, io lo avvinghiai con le braccia attorno al collo e lui mi infilò le mani sotto la corta gonnellina, le mise sotto le mie natiche e mi sollevò, io portai le mie gambe a cingergli la vita, lo sentii poi trafficare per spostarmi le mutandine e finalmente il caldo ...
    ... oggetto dei miei desideri, fu a stretto contatto con la mia altrettanto calda umidità. Spinse verso l’alto il suo bacino, il cazzo duro, come un radar, trovò la mia apertura e si infilò penetrandomi lentamente fino in fondo. Io cercai di agevolare il movimento spingendo la figa verso il basso, ero eccitata, per la situazione particolarmente trasgressiva che stavo vivendo e arrivai all’orgasmo, rapidamente, con estrema facilità. Mi liberai della sua stretta e mi accucciai davanti a lui, lo presi in bocca avidamente, lo succhiai sulla cappella mentre contemporaneamente lo leccavo muovendo la lingua lungo il frenulo. La sua sborra, abbondante come sempre, mi arrivò in gola a schizzi violenti e io la lasciai scivolare dentro il mio cavo orale sentendola colare copiosa e densa, giù, oltre la laringe. Quasi fosse uno sciroppo balsamico, la ingoiai tutta, leccandogli avidamente il cazzo, fino a suggere ed aspirargli, l’ultima goccia, del suo prezioso nettare. Ci risistemammo velocemente e ancora con un po’ in affanno, ci presentammo al gruppo, fingendo di commentare il meraviglioso panorama, che avevamo visto fino a quel momento.
    
    In quell’istante, notammo che mancava Nicola e domandammo a mia suocera, se sapeva dove era andato, ci rispose che era andato a fare quattro passi per favorire la digestione. Dopo pochi secondi, mio cognato, comparve, dallo stesso sentiero che avevamo percorso, Luca ed io, pochi minuti prima, aveva il viso un po’ arrossato e tra i capelli un piccolo rametto ...
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