1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (18)


    Data: 10/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... capo a quel sesso che stava per rientrare nella guaina ed era ancora gocciolante e raccolsi col la lingua le ultime gocce che ne uscivano dalla punte.
    
    Mi stesi quindi a terra e lo abbracciai sentendo sul mio corpo il calore della sua pelliccia.
    
    Ci addormentammo quasi nello stesso momento.
    
    Passarono forse delle ore quando il cane si svegliò mettendosi in piedi e in una posizione di allerta. Capii che forse stava venendo qualcuno e mi misi accovacciata in attesa.
    
    Infatti vidi che una ragazza vestita con pantaloni di pelle nera e giubbotto anche lui di pelle si avvicinava verso di noi. Quindi aprì la gabbia.
    
    “Complimenti per lo spettacolo – mi disse indicando due telecamere sulle pareti ai lati della gabbia – si vede che ci sai fare, ti va bene qualsiasi cazzo!”
    
    Oddio le telecamere, mi sentii di morire, avevano ripreso anche quello. Ora ero davvero senza vergogna, ma la colpa era mia, avrei dovuto saperlo, ma anzi lo sapevo, sapevo ormai che stavano riprendendomi sempre, era logico che avessero ripreso anche il mio accoppiamento con Dick. E ora che ne sarà di me?
    
    “Adesso vieni fuori EV625 – mi disse con voce fredda – ora devi prepararti per il tuo padrone.”
    
    Mi fece uscire e mi attaccò di nuovo il guinzaglio al collare e mi trascinò lontano dalla gabbia.
    
    “Ma quanto puzzi – mi disse cercando di starmi lontana per quanto permettesse il guinzaglio – a me fa schifo avere vicino una schiava così puzzolente. Ora da brava cagnolina obbediente, vai in ...
    ... quell’angolo dove ti farai lavare da due inservienti perché dovrai essere pronta per continuare l’iniziazione.”
    
    Continuare? Dunque non era finita? Accolsi quasi con sollievo il fatto di potermi lavare e togliermi quel lerciume dal corpo, ma nello stesso tempo quasi con terrore perché non sapevo cos’altro dovessi aspettarmi.
    
    Alle sue spalle comparve un omaccione che indossava un grembiule di plastica con una pettorina come quelli che indossano in genere gli inservienti che lavano gli animali, mi furono tolte le catene alle caviglie e il plug dall’ano e gli consegnò il guinzaglio. Ecco dunque cosa ero diventata, una cagna destinata a soddisfare chiunque. Ma questo pensiero col tempo, si dovette dimostrare fin troppo ottimista.
    
    Fui portata in un angolo buio della sala che si illuminò al nostro arrivo. Vidi una specie di vasca da bagno, ma con i bordi più bassi del normale, forse più una bacinella di plastica rigida che una vera e propria vasca, una doccia a telefono, spugne e flaconi di sapone di diversi colori.
    
    Non protestai quando mi fecero entrare in quella bacinella, pensai solo al fatto che finalmente potevo togliermi di dosso tutto quel liquido puzzolente che cominciava anche a seccarsi sulla mia pelle.
    
    Sussultai per i brividi che mi dette il primo getto freddo dell’acqua, che, per fortuna, piano piano iniziò a scaldarsi, poi uno dei due inservienti prese una spugna imbevuta di sapone e iniziò ad insaponarmi. Il profumo di quel detergente mi servì molto per perdere ...
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