1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (18)


    Data: 10/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... costringendomi ad allontanarmi dall’angolo in cui mi ero rifugiata e spostandomi al centro della gabbia, facendo in modo che ci giungessi a quattro zampe.
    
    Il suo muso si spostò ancora tra le mie gambe, scostando la coda di volpe che chiudeva il mio buchetto e riprendendo a leccarmi la vagina. Non so cosa mi stesse prendendo, ma accolsi la sua lingua con un piacere sempre crescente, un piacere mai provato prima, che mi prendeva completamente il cervello senza più farmi più ragionare.
    
    Il cane si fermò e iniziò a girarmi intorno, fermandosi per un attimo davanti al mio viso e poi, con un piccolo salto, riprendendo a girarmi intorno. Fu proprio in uno di quei momenti che vidi spuntare tra le gambe un lungo membro rossastro che terminava in una punta gocciolante. Lo guardai con terrore, ma anche con desiderio, pensai che mi avrebbe penetrata con quel grosso arnese che diventava sempre più grosso e duro. Continuò a girarmi attorno ancora un paio di volte, poi, di colpo, mi saltò sulla schiena, facendomi sentire il suo sesso sulle cosce e sulle natiche. Sentivo le sue spinte nella ricerca del mio sesso e capii che la coda che mi pendeva dietro gli impediva il passaggio. Fu un attimo, in quel momento lo desideravo, lo volevo, volevo che mi prendesse, che mi penetrasse, lo desideravo con tutta me stessa. Così con una mano scostai quella coda liberando la mia vagina. Ci fu bisogno di diversi tentativi prima di trovare la strada giusta, e, quando la trovò, mi sentii riempire con ...
    ... un colpo secco fino all’utero. Urlai per la sorpresa e per la grandezza di quel sesso bestiale ma lo accolsi con piacere.
    
    Cominciò a darmi dei colpi molto violenti e veloci, che mi fecero salire il piacere in maniera inverosimile. Ma non durò molto, così come aveva iniziato a sbattermi, così si fermò, scendendo dalla mia schiena, ma restando ancora dentro di me. Lo sentivo ancora più grosso e lungo e sentivo la vagina ancora più dilatata di quanto potesse averlo fatto il suo sesso. Cercai di muovermi in avanti per estrarre quel sesso, ma non ci riuscii. Ebbi paura, capii che era rimasto incastrato dentro di me e pensai di non essere più capace di liberarmi.
    
    Ero terrorizzata, ma il cane restava calmo, affannando con la lingua penzoloni, poi girò la testa e leccò ancora la vagina e il suo sesso. Sentii che qualcosa stava succedendo, lo sentii diminuire di volume e poi, quasi con un “flop” uscire e finalmente liberarmi.
    
    Mi stesi a terra respirando affannosamente mentre il cane si leccava la punta del sesso che restava ancora completamente fuori. Con un gesto di gratitudine nei suoi confronti, mi avvicinai a lui, lo accarezzai e, con la punta delle dita, gli toccai il sesso raccogliendo qualche goccia del suo seme, quel seme che aveva poco prima scaricato nella mia vagina. Con un gesto che non avrei mai immaginato di poter fare, leccai le dita bagnate del suo seme e ne restai inebriata, come se fosse il seme del mio migliore amante. Ma non era sufficiente, avvicinai il ...
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