Io, Chiara e gli sbirri
Data: 02/06/2020,
Categorie:
Comici
Autore: jnik, Fonte: EroticiRacconti
Di come sia iniziata relazione tra me e Chiara, ed anticipato quale fu l'epilogo, ne ho già parlato nel racconto precedente.
La nostra storia è durata poco più di quattro mesi.
Quattro mesi fatti di alti e bassi in una continua estenuante alternanza di parole e silenzi, risate e lacrime, affinità ed incomprensioni.
Come Chiara aveva previsto fin da subito, sarebbe stato, ed in effetti fu, un casino.
Io forse da principio non le volevo credere, lei mi piaceva troppo e desideravo che funzionasse o almeno volevo provarci ad ogni costo a farla funzionare, ma in breve me ne resi conto anch'io ed avevo capito anche che di quel casino entrambi non riuscivamo a fare a meno.
Ciascuno aveva gettato subito tutto se stesso nell'anima dell'altro senza pensarci un istante, senza prima chiedersi se fosse giusto o sbagliato invadere in quel modo brutale il cuore altrui.
A tenerci uniti era proprio tutto ciò che ci divideva e che per assurdo sembrava completare l'esistenza reciproca. Ma era un'unione logorante, come se queste due metà troppo diverse combaciassero così perfettamente da creare un attrito continuo.
Entrambi sapevamo però che ad impedirci di chiudere era anche l'incredibile intesa sessuale che fin da subito avevamo scoperto.
Non era il piacere del sesso fine a se stesso, e nemmeno la ricerca del piacere dell'altro, ma la facilità con cui raggiungevamo un sublime piacere comune.
Indipendentemente da cosa facessimo era quasi sempre come ascoltare ...
... un'orchestra impeccabilmente intonata e ritmicamente perfetta, ed anche quando sembrava esserci un accordo stonato, eravamo capaci di riportare la melodia alla giusta armonia.
Come accadde una sera di metà ottobre, quando ci frequentavamo già da più di un mese.
Per quanto fosse solare ed espansiva, con una nutrita compagnia di amici che ho conosciuto solo marginalmente, Chiara non voleva quasi mai che stessimo insieme in mezzo alla gente e per sua scelta raramente ci incontravamo in un locale o facevamo una passeggiata, fin tanto che lo serate lo permettevano.
Il più delle volte lei veniva nel mio appartamento, tranne quando per far sembrare che quasi le dispiacesse mi apostrofava dicendomi che "Va sempre a finire che poi non facciamo niente, iniziamo subito a scopare e scopiamo per tutta la notte come l'ultima volta!".
In questi casi sceglievamo un posto tranquillo dove parcheggiare e restando in macchina ascoltare musica, parlare, ridere, spessissimo litigare e...scopare per la restante metà della notte soltanto in posizioni molto più scomode di quelle che offriva il mio appartamento.
Quella sera era una di queste ed avevo deciso di fermarmi nello spiazzo sul retro di un capannone antistante una piccola darsena piuttosto isolata.
Davanti a noi solo barche e stelle.
Eravamo entrambi di ottimo umore, era una delle nostre giornate buone. Chiara stava facendo programmi per un weekend da trascorrere assieme che non trascorremmo mai, lei avrebbe cambiato idea nei ...