Avventura in alta quota
Data: 02/06/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: nylonsAddict, Fonte: RaccontiMilu
... non capisco più nulla. Penso all’imbarazzo di stasera, o peggio al lago se dovessi come da copione ritrovarla li a pranzo.
Passati cinque minuti in totale mi riprendo, e riparto seguendo il sentiero, faccio due discese con dei piccoli tornanti e arrivo a un altro punto abbastanza scoperto dove poter fare foto. Così faccio e mi ributto nel fitto bosco che costeggia, mentre il sentiero va a costeggiare una grossa roccia. Giratala ecco che per la terza volta rimango totalmente di sasso.
Su una roccia più piccola ma più comoda evidentemente, c’è lei che mi guarda seduta con le gambe aperte puntate sui talloni, mentre con una mano si tocca dove pochi minuti fa si stava asciugando. “Beh che fai ? Mi spii pure quando faccio pipì, toccandoti…e ora tentenni quando vorrei essere asciugata ancora meglio ?”
Io non ci credo, sto in un film porno ? Mi giro cerco di vedere se c’è qualcuno se è un truffa, un rapimento, il mio cervello continua a mandarmi campanelli d’allarme, ma niente ormai il sangue è tutto li, dove la mia mano torna a toccare a tastare la durezza. MI levo lo zaino, serio, fermo … adesso freddo e risoluto.
“Perdonami, mi rifaccio subito…” e avvicinandomi arrivo alla roccia dove è lei, che così seduta mi chino per baciarla mentre la mia mano va dritta tra le sue gambe, a sentire quanto è calda e quanto da stamattina vorrebbe che le mia lingua si prendesse cura di lei.
Ci baciamo come due ventenni in una serata in discoteca, con foga, con una danza di lingue ...
... e di morsi che rispondo alla carica di ormoni e di adrenalina accumulata in queste ore di provocazioni, e di fantasie. Sento una sua mano scendere e strusciare sul mio cazzo, ormai duro e voglioso di uscire dai pantaloncini. Ma le regole e gli impegni vanno rispettati. Così mi stacco dal bacio, sorrido il giusto, e le abbasso facendola tenere al mio collo, i pantaloni della tuta attillati mo di muta. Li porto fino alle caviglie, per permetterle di allargare le gambe quanto basta.
Finalmente la mia bocca sulla sua fica, ben curata, quasi depilata e con il sapore di chi ha voglia da ore. La lecco lento a forti colpi dal basso verso l’alto e viceversa, come se la dovessi schiacciare con la pianta e spingere con la punta. Mi soffermo sul suo clitoride già duro mentre sento le sue mani stringermi i capelli, la mia lingua rotea sempre più veloce, per poi cominciare a succhiare con le mie labbra carnose…Titillo, velocemente per poi rallentare, sento il suo ansimare che mi convince a continuare così mentre, la roccia si bagna. Con le dita raccolgo il suo umore dalle cosce e la penetro veloce con due dita, andando in fondo a cercare quasi un richiamo a stimolare altri punti. Esco le dita bagno l’ano il più che posso mentre la lingua ormai va da se in autoamatico in ripetizione di movimenti disparati. Sento che ormai il clitoride è duro come il sasso che sta bagnando totalmente e piano ma deciso faccio entrare prima un dito e poi due, nel suo culetto che non oppone resistenza, anzi, ...