Avventura in alta quota
Data: 02/06/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: nylonsAddict, Fonte: RaccontiMilu
Finalmente ferie, forzate ma comunque ferie. In primavera poi, quando tutti lavorano sono impegnati nelle loro routine quotidiane, dove ogni paesaggio, ogni meta turistica è deserta. Per questo ho deciso di passarle in montagna, da solo in compagnia del silenzio dei boschi, dei rumori della natura, dei paesaggi e delle camminate. Dieci giorni per me, per ricaricarmi e schiarire ogni pensiero.
Arrivato ieri sera, dopo una rapida cena sono andato a dormire per il lungo viaggio. Alle 8.00 la sveglia mi ricorda che non è un sogno e che ho tutta la mattinata per me. Scendo a fare colazione mi prendo la frutta, il caffè, i succhi di mirtillo…la bellezza della montagna. Nella sala ci sono poche persone, non è ancora stagione per riempire gli hotel. La tipica famiglia di quattro persone con due figli piccoli, e all’angolo opposto al mio c’è una donna, bionda, seria, presa nel suo spalmare la marmellata, già vestita per partire con scarponcino e materiale da trekking.
La osservo, esprime serenità e pace, ma allo stesso tempo ha dei lineamenti forti, decisi che sanno rapire, sanno incuriosire. Avrà sicuramente più di 40 anni ma, sia il corpo sia il portamento fanno trascendere dal concetto d’età … è una donna punto! Una bellissima donna.
Mentre mangio con sguardo perso, nemmeno mi accorgo di aver fatto la prima figuraccia, fissandola lei se ne accorge accenna un mezzo sorriso e torna sulla biscottata. Io mi riprendo e continuo il mio pasto. Con la coda degli occhi cerco di ...
... capire se c’è ancora un filo di sguardi che ci lega ma non voglio partire sfacciatamente così dopo manco un’ora di vacanza. Dopo cinque minuti lei si alza, beve un bicchiere d’acqua e nel mentre posso notare che si… nonostante l’età ha un fisico veramente mozzafiato. Alto snello, tirato, che porta bene su di se anche i segni del tempo. E poi dai, la donna in scarponcino fa sempre il suo perché.
Finisco il caffè e mentre mi alzo, lei sta per varcare la porta della sala colazione, si gira e mi guarda tra un sorriso e un ghigno …andando via. Cerco di riprendermi da questi dieci minuti di pure follia vacanziera, rientro di senno e riprendo il mio da fare. Su in stanza, zaino in spalla e via per il sentiero.
Mi incammino in un sentiero, semplice per il più nel bosco a costeggio della vallata. Non voglio iniziare con le fatiche, voglio prima immergermi nella natura e entrare in simbiosi con lei. Penso a un po’ di tutto, al nuovo lavoro che mi attende, alla mia relazione, agli amici, allo sport. Tutto trova senso e riallineamento in quel fruscio di bosco. Dopo un’ora di cammino decido che alla prossima zona dove ci si può fermare un po’, magari affianco a un ruscello, farò pausa. Sento infatti rumore d’acqua che scorre avvicinarsi e così comincio a girare lo zaino per prendere la borraccia ormai vuota, e proprio quando rialzo lo sguardo verso il ruscello rimango di sasso.
A due metri da me con un piccolo snack mandorlato, e la borraccia appena riempita c’è proprio lei, la ...