1. Un compito impegnativo -parte3-


    Data: 02/06/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Maturo Autore: camajamal, Fonte: xHamster

    ... divertito.
    
    “Sai preferisco di gran lunga la tua presenza piuttosto che un uomo sulla quarantina .. Un ex-collega di mio marito che prova a corteggiarmi da molto tempo, ed oggi avrei ceduto alle sue richieste, per solitudine e disperazione .. e adesso eccoti qui!”.
    
    “Cazzo, che sfortuna sto’ tizio!” – le dissi trattenendomi a fatica dal ridere.
    
    “Ma adesso basta parlare ..”, si posizionò sopra la poltrona adiacente al divano, spalancando le cosce e sgrillettandosi il clitoride con la mano – “prendi quello nero” – indicando un vibratore in lattice nero con un filo che usciva dalla base.
    
    Diligentemente lo presi, attaccai la spina e lo accesi; incominciò a vibrare tutto e a roteare la parte centrale del corpo, presi una bottiglia di lubrificante alla fragola e ne feci scendere una piccola quantità sulla punta dell’aggeggio.
    
    Glielo infilai delicatamente nella fica fino a metà: la troia era già in fermento e pronta a sbrodolare di nuovo; lei si alzò e puntò il mandrino sul cuscino della poltrona per trovare un punto di appoggio.
    
    La poltrona iniziò a vibrare tanto era potente quell’arnese; mi riprese in mano l’uccello per riportarlo agli antichi fasti e incominciò a ciucciarmelo.
    
    Le fermai la testa con le mani e incominciai ad affondare nella sua gola, cercando in breve tempo di riempirle la bocca con la mia sborra – “Se n’è già venuta una volta, anch’io voglio svuotare le palle oramai gonfie e piene” – pensai.
    
    Sonia cavalcava il ’mostro nero’, mentre mi ...
    ... faceva infilare la cappella oltre le sue tonsille, ansimava e sbuffava all’inverosimile, sbavando l’ormai consueta colla densa sopra le tette.
    
    Iniziò a massaggiarmi sotto le palle assecondando gli affondi, cercando di non soffocare; sentivo la punta del cazzo oltrepassare la lingua e arrivarle fino all’esofago, in una morsa micidiale.
    
    Mi spinse indietro afferrandomi la base dell’uccello e, tirandoselo via, fece un grosso respiro per riprendere fiato – “Adesso me lo infili dentro la fica, capito?”.
    
    “Aspetta che tolgo il ….” – “No” – mi interruppe lei senza farmi finire la frase, e mi fece inginocchiare davanti a lei.
    
    “Ti ho detto di infilarmelo dentro la fica .. ADESSO!”.
    
    Una doppia vaginale, quindi.
    
    “Ho capito, però adesso stai ferma e non fiatare” – cercando di non subirla completamente; volevo anch’io imporle qualcosa, perché mi eccitava pensare di avere il controllo.
    
    Appoggiai la punta del cazzo tra l’arnese nero e la sua fica bella lubrificata e spinsi con decisione fino a che la cappella entrò seguita da tutto il resto; dapprima pensai di fare piano, però poiché mi era suonata come un’imposizione, la volli punire per questo.
    
    “Oddio ….” – si lasciò scappare, così la fulminai con lo sguardo e presi a martellarla senza tregua: adesso volevo terminare con la sborrata tanto attesa e decisi che lei non mi avrebbe fermato.
    
    La penetrazione questa volta fu sicuramente diversa; facevo molta più fatica nel portare a termine la stoccata per via dello spazio più ...
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