E poi, finalmente....
Data: 02/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Maranonperchiunque, Fonte: Annunci69
... sentii dire :” Ciao Mara, che bello rivederti !”
Quella voce, un tuffo al cuore ! Non può essere lui, se ne è andato all’estero anni fa e non è mai tornato !
Mi girai lentamente sperando, sperando ardentemente fosse lui..Jonatan.
E mentre mi stavo girando in un lampo mi esplosero i ricordi, io e lui, i due anni passati insieme, innamorati e felici, prima della mia sbandata.
Mi girai.
Era lui, Jonatan, bello come il sole !
Non fu facile salutarlo tenendo a bada le emozioni che mi stavano sconvolgendo.
Lo presentai alla signora e ci eclissammo verso il tavolo dei beveraggi prendendoci un bicchiere di prosecco.
Eravamo entrambi imbarazzati e emozionati, per cui ci appartammo in un angolo dove potemmo raccontarci come avevamo vissuto in quei tre anni di lontananza.
Così seppi che era tornato da pochi giorni e non sarebbe ripartito. L’azienda presso cui lavorava lo aveva bisogno in Italia.
Aveva chiesto di me a Marina e lei lo aveva invitato alla festa. Si, la mia amica sapeva del mio rimorso e di quanto rimpiangessi Jonatan. Era sicura che la sorpresa mi avrebbe fatta felice.
Poi ci sedemmo a tavola vicini, chiacchierando allegramente tra un boccone e l’altro. Il buon cibo e l’ottimo vino ci stavano aiutando a sciogliere ogni vecchia barriera.
Ma ormai la festa stava finendo. Dopo la torta e il brindisi si stava facendo tardi e qualche ospite stava già accomiatandosi.
Ora di tornare.
Tristezza.
“ Ti spiace se ti accompagno a casa ? ...
... Ormai è notte e mi hai detto che sei a piedi”
Ero sicura di non averglielo detto...che biricchino !
Salutammo chi era rimasto, un abbraccio con un grazie a Marina ed uscimmo.
La notte ci accolse con le sue luci e ombre immerse in un’aria tiepida che consigliava di passeggiare per smaltire la cena.
Mi venne spontaneo prenderlo sottobraccio, pareva di essere tornata indietro nel tempo, ma consapevole più che mai di avere perduto una persona straordinaria.
Passeggiavamo in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri.
Il vento durante il giorno aveva fatto cadere le foglie e i nostri passi , sollevandole , le facevano frusciare, era come una musica che ci accompagnava nel nostro cammino, verso dove ?
Poi, all’improvviso si chinò, prese una manciata di foglie e me le tirò addosso ridendo, poi un’altra e un’altra ancora.
Era un gioco che ci era sempre piaciuto fare, ci faceva tornare ragazzini e allora raccolsi anch’io manciate di foglie tirandole per aria. Alla luce dei lampioni sembrava piovesse oro..oro..oro
Poi mi spinse contro un albero abbracciandomi stretta e baciandomi con tutta la passione di cui era capace.
Quanto avevo sognato quel momento, quante volte avevo immaginato di sentire la sua lingua che cercava la mia ?
Mi avvinghiai a lui rispondendo ai suoi baci, passando la mie dita fra i suoi capelli, stringendolo forte a me, pazza di gioia. Sentivo il suo membro gonfio che mi stava desiderando. Sentivo le sue mani che mi frugavano, mi ...