La prima esperienza con pasquale - Racconti Erotici

La prima esperienza con pasquale

... prima dell’incontro ho chiesto a Francesca di indossare qualcosa che permettesse, qualora si presentasse l’occasione, di agevolare Pasquale ( se ne aveva il coraggio ) di provare a toccarla. Alla mia richiesta rispose semplicemente che avrebbe provato ad accontentarmi ma non dandomi la certezza, in quanto essendo a lavoro di certo non poteva esagerare nel modo di vestire. Per tutta la sera precedente evitammo qualsiasi fantasia e ci demmo appuntamento per il giorno dopo intorno alle ore 13.00. Di certo avrei capito da cosa indossava se aveva voglia o meno di trasgredire.

Il giorno dopo alle ore 12.30 io e Pasquale partimmo alla volta di Napoli. Il tragitto in macchina fu caratterizzato dalla mia ferma volontà di far capire a Pasquale di dover osare senza tentennamenti, in quanto sarebbe stata Francesca a porre dei limiti qualora lei pensava si stessero superando le regole che ci eravamo posti. Pasquale sembra molto convinto e disinvolto.

Alle 13 in punto, dopo aver parcheggiato, arrivammo sotto il suo studio. Io ero molto spaventato, come sempre accade, per qualcosa di nuovo. Avvisammo Francesca che eravamo giù ad attenderla. Dopo una piccola attesa vedemmo Francesca uscire dal portone antico dl suo studio. Aveva un sorriso raggiante, dovuto anche alla splendida giornata che ci stava accompagnando per questo incontro.

Dopo qualche convenevole sulle presentazioni, decidemmo di spostarci in qualche locale per mangiare qualcosa e scambiare due chiacchiere. Nel tragitto, ...

... per arrivare ad un locale che vendeva kebab, subito notai cosa aveva indossato. Aveva scelto per l’occasione, uno dei suoi vestiti preferiti. Un abito blu, che le fanno da riflesso ai suoi bellissimi occhi,che le scende sul corpo sin sopra al ginocchio, degli stivali neri alti di camoscio con un bel tacco alto e soprattutto riconoscevo le sue autoreggenti nere. A quel punto avevo facilmente intuito la sua ferma volontà di arrivare fino in fondo nel gioco, senza porsi limiti per quell’incontro fugace.

Nel tragitto cercavo di incrociare gli sguardi di Pasquale e Francesca per capirci qualcosa in più nel tentativo di gestire la situazione ed ottimizzare i tempi. Ho notato sin da subito un certo feeling tra loro due e la voglia di conoscersi. Iniziarono a dialogare per conoscersi meglio, loro avanti ed io dietro, quasi come se non ci fossi. Approfittando di un momento di distrazione dei due cercai di tentare un approccio di dialogo. A Pasquale feci notare cosa aveva indossato. A Francesca chiesi cosa ne pensava di Pasquale. Pasquale mi rispose che se si fosse presentata l’occasione non se la sarebbe fatta sfuggire e che aveva avuto un’ottima impressione; mentre lei mi disse di non preoccuparsi e vedere in modo naturale come si sarebbe evoluta la situazione lasciando a lui la possibilità della prima mossa.

Una volta arrivati al locale ordinammo. Io e Francesca da mangiare e da bere, mentre Pasquale prese solo una birra. Ci accomodammo in una sala piccolissima adiacente alla ...