Il cazzo del signor fabio 3
Data: 31/05/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gay2way, Fonte: Annunci69
... Lo guardai interrogativo. Fabio mi prese la faccia con una mano e, facendo una leggera pressione sulle guance, mi costrinse ad aprire la bocca. Poi si avvicinò. Capii quello che voleva fare con un secondo di anticipo: si riempì la bocca di saliva e mi sputò sulla lingua, con forza. Per la sorpresa quasi mi ritrassi, ma con il cazzo che esplodeva di eccitazione ingoiai subito.
"Allora, ti piace lo stesso? Meglio o no di un limone?" chiese scherzando. "Cosa? Ne vuoi ancora?" chiese, quando d'istinto riaprii la bocca e sporsi la lingua in fuori.
"Oh sì, per favore…" implorai. Mi accontentò subito, sputandomi di nuovo in gola.
"E bravo questo porcello" commento, osservando con piacere che ingoiavo nuovamente. "Un porcello.." e sputò di nuovo, senza preavviso, colpendomi in faccia, "che…" nuovo sputo "gode…" e sputò ancora "a farsi scatarrare…", di nuovo, "…addosso", concluse, ammirando la mia faccia ricoperta di saliva. Io ero in estasi. Sorridendo Fabio passò una mano sul mio volto per raccogliere tutto, che prontamente leccai.
Un'altra volta mi ritrovai ad osservarlo mentre usciva dal salotto per andare a pisciare, dopo aver ampiamente goduto nella mia bocca e averla riempita di caldo e saporito sperma.
"Sai che hai un culo molto sexy?" gli feci notare, quando tornò indietro.
"Ah sì?" disse pensieroso, lanciando uno sguardo al proprio fondoschiena. "Non ci avevo mai pensato. Non è il tipo di culo che mi piace guardare di solito, diciamo!"
"Beh, è ...
... abbastanza sodo e bello grosso" gli spiegai, lanciandogli uno sguardo malizioso. "Soprattutto con tutto quel pelo e quel sudore, dev'essere un paradiso di odori…" commentai.
Se fosse stato qualche tempo prima, ci avrebbe pensato su un pezzo, e poi mi avrebbe fatto capire cosa voleva che facessi. Ma ormai aveva imparato che con me doveva essere diretto, anche se significava essere rude o volgare… anzi, così ancora meglio.
Invece che risedersi sul divano si appoggiò al tavolo, rivolto allo schermo. Afferrò una bottiglia e divaricò le gambe.
"Se ti piace tanto, leccamelo, se hai il coraggio" buttò lì. Come resistere?
Il suo buco aveva un odore forte, di sudore, ma era piuttosto pulito. Dopo una bella sniffata infilai la lingua tra le sue chiappe, andando a stimolare il suo ano, e lo sentii mandare un sospiro di piacere. Continuai a leccare, lottando per rimanere attaccato con la lingua a quel suo centro di piacere, che leccavo, assaggiavo e baciavo, e che al mio tocco si schiudeva e palpitava. Mi accorsi di quanto lo apprezzasse dal fatto che si afferrò il culo per aprirlo il più possibile.
"Questo ti sembra leccare?" mi chiese con voce roca. "Vai più dentro, voglio sentire la tua lingua nel mio culo!"
Raddoppiai gli sforzi, e da quel momento il suo culo divenne un appuntamento fisso per la mia lingua. Specie nei giorni più afosi, godeva particolarmente nell'impuzzolentirmi casa con il suo odore di maschio, e mi costringeva a stare rannicchiato per diversi minuti di ...