La timida Rosa
Data: 28/05/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Il_delicato, Fonte: RaccontiMilu
... seriamente. Rosa aveva il cuore in gola e sentiva dentro di sè che le avrebbe detto una di queste due cose: ” O si è innamorato e si vuole fidanzare seriamente oppure mi dirà che non mi vuole più vedere”. Rosa arrivò al bar con largo anticipo ed era già seduta a un tavolino quando Alex la raggiunse e si sedette dopo averle dato un innocente bacio su una guancia. ” Caffè per tutti e due ? le chiese, lei annuì e lui ordinò,. Appena arrivarono le tazzine, lei lo prego di parlarle: ” Non tenermi sulle spine Alex, ti prego. Sono già nervosa”. Al chè lui cominciò il suo discorso guardandola dritta negli occhi : ” Va bene. Rosa, non è facilissimo dirtelo anche perchè non mi sono preparato nessun discorso, ma voglio essere onesto con te…. Rosa, io ho notato che negli ultimi tempi ti sei avvicinata molto a me, e al di là di quello che abbiamo combinato fisicamente insieme, credo che i tuoi sentimenti nei miei confronti si siano amplificati. Dico bene? “… è così!” rispose Rosa, prima che Alex riprendesse: ” Non ho la presunzione di pensare che tu ti sia innamorata di me, però credo che tu provi per me qualcosa oltre la semplice amicizia”. Rosa annuì silenziosamente e nervosamente. Alex proseguì: ” Rosa, io ti voglio bene, sono stato bene con te a Capodanno, nella tua legnaia, e al Lago. Sto bene con te anche quando non facciamo niente ma per me tu sei un’amica, non riesco a provare più di questo sentimento”. Rosa non era stupida e intervenne: ...
... ” Mi stai dicendo che è meglio se non ci vediamo più?” ” Sì…. io non ti voglio ingannare, non ti voglio illudere che io possa ricambiare il tuo sentimento soltanto per avere la tue labbra e il tuo corpo. Quando limonavamo con spensieratezza era un conto, ma ora tu lo faresti con passione e io con leggerezza, e non è giusto per te. E comunque- aggiunse Alex- questo non significa che non dobbiamo salutarci o parlare quando siamo a scuola o non possiamo prendere un caffè insieme come oggi”. La ragazza annuì e replicò: ” Credo che sia anche per la tua onestà che io abbia iniziato a provare qualcosa di più forte. Capisco la tua posizione alla perfezione. Posso- azzardò Rosa- chiederti una cosa? Posso chiederti l’ultimo bacio?” Alex si girò verso il bancone del bar, vide i tavolini vuoti e la barista che era indaffarata a lavare bicchieri e tazzine, perciò , vista la tranquillità, esaudì l’ultimo desiderio di Rosa. Nelle settimane successive Rosa pensava malinconicamente a quanto accaduto in quel breve lasso di tempo con Alex e a come sarebbe potuta andare se il suo compagno avesse provato qualcosa di più per lei. Una sera, da sola nella sua camera, Rosa rievocò la notte di capodanno in cui Alex la aveva masturbata a pensando a quello cominciò a toccarsi: non l’aveva mai fatto da sola, anche se la mano di Alex non era stata la prima a intrufolarsi nella sua intimità: aveva già avuto questa esperienza col suo vicino di casa col quale giocava a obbligo o verità. E ...