La tratta delle bianche
Data: 25/05/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Brendan, Fonte: RaccontiMilu
... giornate nuda nonostante sia ormai inverno come le altre schiave, potrò solo indossare bracciali, collane, anelli, orecchini, cavigliere ed un paio di ciabattine infradito. Dopo un iniziale disagio la giornata passa piacevole, il freddo è mitigato dalle tiepide acque delle terme dove passiamo gran parte della giornata curando il nostro corpo e chiacchierando e scherzando tra noi, servite da un folto gruppo di eunuchi. Siamo dieci, il Visir ha anche quattro mogli, veniamo dalle zone più diverse del mondo, due vengono dal nord Europa, alte e bionde, due dalla Russia, simili alle precedenti ma con gambe infinite e piccoli seni marmorei, una è un iberica tutta pepe, c’è una francese splendida dai lunghissimi capelli castani e gli occhi grigi, un’ africana nera statuaria, una piccola orientale dagli occhi a mandorla e un’ indiana dagli occhi e la pelle d’ ambra. La sera siamo ospiti del Gran Visir a cena, ci accomodiamo in soffici cuscini, il freddo è mitigato da grandi bracieri, dopo qualche minuto arriva, è un uomo corpulento sui quaranta anni, quasi calvo, gli occhi porcini e una corta barbetta ben curata, porta un ricchissimo caftano variopinto ed un turbante nero con al centro un grande topazio. Mangiamo rari frutti di mare freschissimi ed arrosto di montone. Il visir fa segno di alzarmi.
– Sei la nuova arrivata, piccola ? Sei molto graziosa.
– Grazie mio signore. Sempre al tuo servizio.
– Mi hanno riferito che sai suonare e cantare molto bene. Fammi ascoltare ...
... qualcosa.
Mi forniscono di liuto ed intono tre canti, il Visir approva e applaude.
– Molto brava.
– Ho ancora tanto da imparare mio signore.
– Stanotte ti verrò a trovare, prepara un altro canto.
– Come vuole il mio signore.
Passano tre ore e annunciato da due eunuchi arriva il Gran Visir.
-Sono pronta mio signore, avete un canto preferito ?
– Direi stanotte di fare altro.
Si spoglia e mi palpa deciso le tette, io con una mano inizio a masturbarlo, è lungo, ma soprattutto grosso, mi viene un brivido freddo al pensiero che tra poco sarà dentro di me, il primo. Mi inginocchio e prendo il suo glande in bocca, il sesso orale è l’ultima attività sessuale di cui abbia avuto un minimo di esperienza con qualche ragazzo del paese. Dopo averlo lavorato qualche minuto è bello duro, lui non esita e mi piazza carponi sul letto, massaggia e inumidisce la vulva e con una spinta potente e’ tutto nella vagina. Urlo disperatamente fino a rimanere senza fiato, lui prosegue disinteressato al mio dolore, torturandomi con affondi a volte lenti a volte veloci. Dal viso scivolano sulle guance calde lacrime e singhiozzo, per fortuna le fitte si fanno più rade e sento il piacere profondo mai provato di quel grande membro che scorre nel mio ventre faticosamente allargando un canale ancora troppo stretto.
-Ancora ancora mio signore, non abbia pietà della sua schiava.
-Ti piace, lo senti quanto è grosso ?
– Sì. è bellissimo, sento la cappella, ogni vena…aaah.
Ho un ...