Vertigo, un incubo vissuto due volte – Seconda Parte
Data: 22/05/2020,
Categorie:
Cuckold
Tradimenti
Voyeur
Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu
Erano le otto e mezzo di sera quando scendemmo in ascensore al piano di sotto.
Franco e Patrizia ci attendevano raggianti all’ingresso e appena li vidi, oltre ad avvertire il solito brivido lungo la schiena, mi balenarono nella mente le riprese video di due giorni prima.
Dopo averci mostrato l’appartamento, ci accomodammo tutti e quattro in soggiorno per l’aperitivo. Da veri veneti DOC quali erano, iniziarono a stappare e servire prosecco di Valdobbiadene come se piovesse; io partii col freno a mano tirato, premettendo che non ero un gran bevitore, inoltre, spiegai, non avrei nemmeno dovuto toccare gli alcolici, vista la serie di antidolorifici che stavo regolarmente prendendo da mesi. Franco allora, con sguardo sicuro e tono quasi paterno, cercò di tranquillizzarmi dicendo che da anni prendeva potenti pastiglie per il mal di schiena, e che una buona bottiglia di Valdo non gli aveva mai causato problemi.
Tentai di limitarmi a qualche bicchiere, ma mentre parlavamo allegramente di viaggi e vacanze, il prosecco continuava a scorrere a fiumi, tanto che, pur non essendoci ancora seduti a tavola, mi sentivo già vagamente brillo.
Fu una cena lunga e sontuosa, tra antipasti, primi e secondi a base di pesce, con tanto di elogi alla cuoca della serata: Patrizia. Il tutto abbondantemente accompagnato da Chardonnay, Muller Thurgau e altri vini selezionati da Franco di cui non ricordo il nome. In effetti iniziavo a perdere colpi, sentivo la bocca impastata e lo sguardo ...
... annebbiato ma, essendo giunti ormai a fine cena, ero certo che di lì a poco ce ne saremmo andati.
Ritornammo invece in soggiorno, dove Patrizia servì il dessert assieme ad un’altra bottiglia di Cartizze in un secchiello per il ghiaccio. Franco, nel frattempo, si era munito di una spada per sciabolare, aveva abbassato le luci e fatto partire la proiezione di vecchie diapositive del loro viaggio di nozze a Toledo. Il mix di alcol e antidolorifici aveva iniziato il suo corso, dato che ormai mi sentivo la testa pesante come un macigno e avevo difficoltà sia a tenere aperti gli occhi, sia a seguire i loro discorsi.
Mentre scorrevano le diapositive, ero posizionato con la carrozzina vicino al grande divano in pelle dove sedevano Anna, Franco e Patrizia. Franco stava mostrando ad Anna le procedure per sciabolare correttamente lo spumante e vedevo lei che, con la bottiglia in una mano e la spada nell’altra, veniva guidata da lui cingendole le spalle.
Il colpo di lama fu secco, ma l’effervescenza dello spumante finì per bagnare le gambe di entrambi. Subito sentii Patrizia esclamare divertita:
“Eccooo, lo sapevo! Hahaha.. Caro, sei il solito disastro! Dai Franco.. levati quei pantaloni che vado a metterli subito in lavatrice!”
E fu così che vidi suo marito rimanere in mutande seduto accanto ad Anna, intento a guardarla mentre lei si asciugava le sue stupende gambe con dei tovagliolini di carta.
In condizioni normali avrei portato via Anna all’istante. Purtroppo però, ero ...