Mildred e Patrick
Data: 19/05/2020,
Categorie:
Racconti 69,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... porterà a battere e non potrai dire nulla, se non chiedere altro cazzo.’ Per sua fortuna le dimensioni dei due strap-on erano tali da impedire alcun eccesso, ma nonostante ciò sia Tessa che io riuscimmo a scoparla a lungo, facendole avere alla fine anche un orgasmo. ‘Peccato che s’è fatto tardi.’ le disse Tessa togliendosi lo strap-on ‘Altrimenti ti porterei subito da Riley, per farti fare qualche marchetta. Puoi stare però tranquilla che da domani farai la puttana tutte le sere, anche perchè sei capace solo a far quello. Prima di venire con me dovrai farti un paio di clisteri per avere il culo bello pulito, poi ti passerò a prendere alle nove in punto, e t’avverto non sopporto ritardi per alcun motivo. ‘ Roxanne non rispose, oramai rassegnata al suo nuovo ruolo di prostituta, con una vera Mistress come ‘protettrice’, che l’avrebbe portata a conoscere ogni forma di perversione esistente. ‘Dimmi amica mia hai qualche idea particolare per iniziare la troia alla sua nuova vita ?’ chiesi a Tessa mentre si rivestivano. ‘No a parte farla andare con qualche panzone pieno di soldi, che me ne darà parecchi per metterglielo nel culo un paio d’ore.’ mi rispose sorridendo Tessa non fece rimettere il perizoma alla ragazza, ma in compenso le infilò un bel plug nell’ano, per poi uscire con lei, così potei andare da Patrick che trovai nudo in un bagno di sudore. ‘Ma cos’è successo ?’ ‘Nulla di che.’ mi rispose stringendo le spalle ‘S’è rotto il climatizzatore, ed ...
... è inutile dire che non so il perchè, così mi sono spogliato per non morire dal caldo.’ Esplosi in una risata senza fine, con lui che mi venne dietro, finendo col doverci appoggiare l’un l’altro per non cadere per terra. ‘Dimmi hai sempre paura di Roxanne o credi che con lei hai solo perso tempo.’ gli chiesi quando riuscii a riprendere fiato. ‘Avevi ragione tu, ma del resto è sempre così. Tu sei una vera dominatrice, lei solo una brava a darla a chi ha più soldi.’ mi rispose un po’ sconsolato. ‘Sono sincera non ti ho chiamato perchè non sapevo come avresti reagito vedendola ridotta peggio d’una serva, ma adesso vieni con me perchè voglio farti un regalo.’ Lo presi per mano per portarlo in camera dove lo feci sedere sul bordo del letto. Con calma m’inginocchiai fra le sue gambe, che aprii per bene, prima d’iniziare a leccargli il buchetto, facendogli subito rizzare il pene. ‘Mio Dio così mi fai impazzire.’ mi disse gemendo ‘Stai zitto e godi, perchè stasera faremo l’amore anche se alla mia maniera.’ Gli leccai l’ano sino a farci entrare dentro un po’ di saliva, poi m’alzai per prendere uno strap-on senza cinghie, di quelli che hanno un piccolo plug che s’infila nella passera. Nonostante l’avessi scopato più volte, e con oggetti ben più grandi di quel fallo, lo penetrai con dolcezza, gustandomi le sue smorfie di piacere ogni volta che gli entravo dentro sempre più. ‘Padrona io..’ ‘Adesso sono Mildred stupido che non sei altro.’ gli risposi prima ...