Norma e martina - rendez-vous al sangue...
Data: 17/05/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69
Mozart - Aria della regina della notte - Der hölle rache
https://www.youtube.com/watch?v=8GHSv8RLGlw
“Professore io per questa sera avrei finito”, dice Norma
“Tra l’altro stasera c'è qui la mia amica Martina, quella di cui Le ho parlato…”
“Ah bene" dice l'uomo, "Che ne direste di uscire insieme e magari guadagnarvi una bella mancetta?”...
“Mia moglie è via, e non sarebbe male finire la settimana scopandomi due piccole troiette come voi. Vi do 200 euro a testa…”
Sul volto del professore affiorò un sorriso sconcio, mentre Norma e Martina si guardavano tra loro…
“Va bene professore. Ma smettiamo appena vieni. Ti diamo al massimo 60 minuti”, rispose Norma, passando automaticamente al TU senza lasciar trapelare nessun sentimento.
Il Motel nella prima periferia della città, dove si fermarono, aveva visto tempi migliori, l’insegna luminosa, un tempo molto famosa, ormai mancava di un paio di lettere al neon. Tutto appariva decadente, i piccoli bungalow dalle pareti scrostate e così la camera. Il bagno sporco che sapeva di muffa e di piscio, il copriletto in ciniglia di un verde bottiglia scuro, macchiato e che puzzava di fumo.
Di buono c’era che la nuova gestione “cinese”, era molto discreta, e bastava pagare in contanti con un piccolo extra, per evitare le "noiose" pratica di registrazione dei documenti.
“Professore, stasera te ne stai sdraiato buono buono! E noi ti facciamo un servizietto da 400 euro”, disse Norma appena entrata nella ...
... stanza.
Iniziarono a spogliarlo e a spogliarsi.
Norma lo spinse sul letto mentre Martina già nuda si inginocchiava davanti alle sue cosce raggrinzite, indecenti e spalancate, afferrando con decisione la base del cazzo dell’uomo. Lo leccò tutt'intorno, poi sulla punta grossa e violacea con insistenza prima di infilarselo tutto in bocca.
Il professore col volto paonazzo, le incitava a succhiare il cazzo e a leccargli il culo, reagendo a scatti e mugolando suoni gutturali insieme alle più luride oscenità, sollevando il sedere flaccido per farsi penetrare meglio, ogni volta che la lingua di Norma arrivava a lambirgli l’ano. Martina intanto continuava a muoversi abilmente con la bocca sul cazzo, ora dall'alto in basso, ora con movimento rotatorio, stringendo lo scroto rugoso con una mano.
Norma, ormai completamente nuda, si alzò per prendere dal frigobar un paio di vaschette del ghiaccio, ne rovesciò il contenuto nel secchiello in acciaio che era pronto vicino ad un vecchio scalda-acqua elettrico.
“Adesso, caro professore, ti divertirai un sacco” disse.
Gli strinse forte per un attimo le guance, accarezzò le spalle e scese verso le braccia, le tirò a se e afferrando prima un polso e poi l'altro, lo legò alla testata con due sottili ma resistenti foulard di seta rossa. Per fermare sul nascere le proteste, a dire il vero non troppo convinte dell'uomo, prima di passare a legargli anche le gambe, Norma prese due cubetti di ghiaccio dal secchiello e in piedi a gambe divaricate sopra ...