1. "villa mary: oasi di piacere per nuovi amici"


    Data: 14/05/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... saliva stava facendo il suo effetto: le mucose dell'ano si stavano rilassando ed il buchetto cominciava ad aprirsi.
    
    Ci sapeva proprio fare! Con la lingua la stava portando verso un godimento sottile, lieve ma, allo stesso tempo, visibile. Difatti, Maura, con gli occhi semichiusi e un sorrisetto impertinente, si stava godendo quell'attimo di beatitudine, preludio di un nuovo e mai provato piacere.
    
    Era davvero pronta e, rimessasi da sola a pecora, si aprì le natiche con le due mani, offrendo al marito l'ultima verginità che l'era rimasta.
    
    L'uomo prese il flacone del gel e ne fece scorrere nel solco delle natiche una bella dose, che cominciò a scivolare verso il forellino ambrato.
    
    Fu lui ad accompagnare la crema con il medio della mano destra e con una leggera pressione fece scivolare il polpastrello nel buco del culo di Maura.
    
    Lei ebbe solo una leggera smorfia e, senza irrigidirsi, aspettò pazientemente che il dito entrasse in lei.
    
    In meno di un minuto si era abituata e, solo allora, l'uomo si alzò leggermente sui talloni e poggiò la cappella sull'ano e lo deflorò.
    
    Non urlò, anche perché aveva affondato il viso nel cuscino, ma mi prese la mano e me la strinse con forza.
    
    Mi sembrò di stare nella sala parto di una clinica e di essere il marito o compagno di una donna che stava partorendo.
    
    Credo che il dolore non impiegò molto a scomparire, per lasciare il posto al piacere.
    
    Difatti, mano mano che il ritmo di Riccardo aumentava, lei prese a muovere ...
    ... il bacino assecondando i colpi.
    
    Sempre stringendomi la mano, si accasciò sul letto, mossa che le fece scappare il cazzo dal culo; Riccardo la strinse a sé, la girò sul fianco e, d'un colpo, glie lo rimise nel sedere.
    
    Un accenno di grido, ma poi ripartì alla grande.
    
    Ero eccitatissimo e non potevo restare solo a guardare: con cautela e senza disturbare, mi stesi a sessantanove e, offrendole il cazzo, cominciai a leccare la sua figa grondante.
    
    Mi venne in bocca e le sue contrazioni fecero sborrare anche il marito che uscì quasi subito dal suo ano. Dovevo godere e lei, con altre quattro o cinque pompate, si fece riversare in gola il mio abbondante carico di sperma.
    
    Rimanemmo in silenzio per un quarto d'ora, poi visto che lei si era assopita, salutai Riccardo e me ne tornai in camera mia.
    
    Mi addormentai subito e dormii profondamente tutta la notte.
    
    L'indomani mi alzai poco prima delle sette: avevo un lunedì pieno di impegni.
    
    Oltre a quelli già presi in precedenza c'era da contattare l'estetista per Leda.
    
    Feci una doccia e mi preparai velocemente.
    
    Prima di scendere, mi avventurai fino in fondo al corridoio per carpire eventuali rumori provenienti dalla stanza di Riccardo e Maura.
    
    Niente; non filtrava luce da sotto la porta e nessun segno che fossero svegli.
    
    Avrei voluto portar loro il caffè.
    
    Scesi nella hall, tolsi l'antifurto e aprii le finestre.
    
    Una gradevole frescura mi investì: era proprio una bellissima giornata di settembre.
    
    Mentre ...
«1234...9»