1. "villa mary: oasi di piacere per nuovi amici"


    Data: 14/05/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    Lo prese e si stava allontanando, ma quasi sulla porta si girò e
    
    "Ti va di essere dei nostri?" chiese sotto voce, timoroso e con gli occhi bassi.
    
    "E me lo chiedi?" risposi rassicurandolo.
    
    Sicuramente la richiesta veniva da lui e per dargli il tempo di parlarne con Maura, gli dissi:
    
    "Dammi una decina di minuti e vi raggiungo".
    
    Si allontanò e da sotto l'uscio mi rivolse uno sguardo sicuramente più sereno, più tranquillo.
    
    Lasciai tutto come stava, chiesi a Niccolò di provvedere lui a chiudere tutto e scappai in camera mia. Mi spogliai rapidamente e giusto il tempo per fare un veloce bidè e una sciacquatina ai denti e sgattaiolai in corridoio.
    
    Non c 'era nessuno nei paraggi e in mutande raggiunsi la loro camera.
    
    Entrai senza bussare; Maura era seduta sul letto con indosso una camiciola trasparente, senza intimo, e Riccardo, rientrava dal bagno nudo.
    
    Si sedette anch'egli sul letto, mentre io, in piedi, aspettavo l'invito ad avvicinarmi.
    
    C'era un certo imbarazzo e, sicuramente, se non avessi fatto io il primo passo, avremmo visto il sorgere del sole come le belle statuine.
    
    Mi avvicinai e allungai una mano per carezzare la testolina bionda e spingerla verso il basso ventre del marito.
    
    Lei prese in mano il cazzo già bello duro del marito e lo scappellò.
    
    Avvicinò la bocca e baciò la cappella turgida e poi se la fece scivolare in bocca.
    
    La lingua, in parte fuori dalla bocca, leccava l'asta da sotto, mentre con la mano destra carezzava la ...
    ... borsa dei testicoli.
    
    Era uno spettacolo davvero eccitante, ma dovevo essere della partita anch'io e così mi avvicinai ancor più ai due.
    
    Fu Maura ad allungare una mano e cominciò una lenta masturbazione.
    
    Riccardo era ad occhi chiusi e stava sognando, ma l'obiettivo da raggiungere era un altro.
    
    Ancora una volta intervenni con tatto, ma in modo deciso e, tirandola a me, le feci abbandonare il cazzo del marito e la stesi sul letto girandola sul fianco.
    
    Con un tantino di apprensione, guardò negli occhi prima lui e poi me e da sola si stese carponi sul letto.
    
    Presi i due cuscini e li misi sotto il suo pancino: la posizionai un po' più in alto, quasi a pecora.
    
    Riccardo mi lasciava fare, segandosi per mantenerselo duro e lei, vedendolo avvicinare, si irrigidì e
    
    "Fai piano, amore, lo sai..." volle raccomandarsi al suo uomo.
    
    Egli voleva prepararla come davvero meritava, per cui si stese sul letto con le gambe penzoloni e la testa sotto il bacino della moglie.
    
    Cominciò a leccarle la figa, che era già abbondantemente madida delle secrezioni del suo piacere, e proseguì fino a raggiungere il bottone turgido del clitoride.
    
    Il primo colpo di lingua la fece sobbalzare e, con un lamento che somigliava ad un pianto, cominciò a muovere il culo ed a spingersi sempre più sul viso del marito, che continuava senza sosta.
    
    Si lasciò andare sul cuscino e Riccardo fece in tempo a tirarsi da sotto e, apertale le natiche spinse la lingua verso il buchino inviolato.
    
    La ...
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