Usata come una puttana da quattro energumeni maturi e prepotenti
Data: 14/05/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
... Nicola e di stare tranquilla che ci saremmo solo divertiti in po’ e che forse mi facevano passare la voglia di fare la puttanella in giro, questo provocò una nuova fragorosa risata dei suoi amici. Li guardai tutti con aria impaurita e li pregai di lasciarmi andare. Nel frattempo, prima che i tre mi dessero una risposta, si aggregò a noi Carlo, subito dopo il loro quarto amico. Ci avvicinammo separatamente al banco di mescita e mentre prendevamo il caffè, Carlo, incuriosito dal dialogo fitto che c’era stato tra me e i tre uomini, volle sapere ciò che ci eravamo detti.
Glielo spiegai con la massima naturalezza e lui, nonostante la cosa lo avesse sempre eccitato, mi redarguì perché non ero stata attenta a vedere chi provocavo. Seriamente preoccupato mi disse di uscire mentre i quattro stavano ancora consumando al banco e di dirigermi subito alla nostra auto.
Ma i quattro dell’avemaria erano molto attenti e furono subito dietro di noi. Ci raggiunsero e ci bloccarono vicino all’auto, a quel punto Carlo a muso duro chiese ai tipi di andarsene ma, onestamente, non pensavo affatto che quei bestioni si sarebbero fatti intimorire da uno esile come lui. Infatti, Nicola lo cinse per le spalle quasi a stritolarlo senza alcuno sforzo e gli disse di stare tranquillo, che non c’era assolutamente nulla da avere paura, che erano solo nostri amici che volevano solo divertirsi un po’ con noi, considerato anche che non era stato in grado di soddisfare la sua mogliettina in calore e che li ...
... aveva fatti arrapare per diversi chilometri.
Carlo non disse più una parola, non so se per la paura o per la stretta alle spalle che gli toglieva il respiro. Nicola poi mi fece cenno di entrare in auto e quando notò che mi stavo dirigendo al lato passeggero, mi disse: no, tu sali dietro con me, un altro dei quattro che sentii chiamare Gianni, si sedette al fianco di Carlo. Ci mettemmo in viaggio seguiti dagli altri due con il SUV, che sentii chiamare Lorenzo e Massimo. Durante il viaggio, Nicola provò a baciarmi e io provai a resistergli supplichevole, come quando mi infilò le sue grosse mani tra le cosce. Carlo si stava agitando e cominciò a supplicare anche lui Nicola di lasciarmi stare, ma Gianni, accarezzandolo sul collo, gli disse di stare tranquillo che la sua mogliettina era in ottime mani. Poco dopo stavamo entrando nel parcheggio di un motel. Scesero dal SUV Lorenzo e Massimo e si diressero verso la reception. Dopo qualche minuto, Lorenzo si affacciò sulla soglia della porta e ci fece cenno di scendere, entrammo io con Nicola che mi cingeva il fianco e Giovanni che teneva un braccio sulle spalle di mio marito. Il portiere quando mi vide passare abbigliata con il mio mini vestitino rosso e i miei tacconi da quindici centimetri, fece un grosso sorriso immaginando forse che ero una puttana con cui quei tipi se la sarebbero spassata.
Entrammo in una grande stanza e vidi subito che Carlo fu fatto sedere tranquillamente su una poltrona in un angolo. Mi trovai in piedi ...