1. Nodi da sciogliere


    Data: 14/05/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... famiglia, a cadenza variabile a seconda della distanza da casa del luogo nel quale di volta in volta mi trovo; diciamo da un rientro a cadenza settimanale quando non sono lontano a rientri più distanziati, anche superiori al mese qualche volta, quando mi trovo in luoghi più lontani.
    
    Da quasi tre anni sono lontanissimo da casa e non si vedono all'orizzonte segnali di ulteriori trasferimenti che potrebbero farmi riavvicinare.
    
    Proprio perché era prevista una lunga permanenza ho cercato subito un'abitazione, trovando un appartamento di modeste dimensioni, più che sufficiente per me, in un grandissimo palazzo del centro città, a breve distanza dal posto di lavoro.
    
    Sapendo cucinare mi ero illuso di poter essere autosufficiente, solo perché avrei saputo prepararmi da mangiare. Mi sono reso conto abbastanza presto di non avere né tempo, né capacità per accudire anche la casa, lavare e stirare la biancheria e sinceramente neanche di sapermi alimentare bene.
    
    Allora parlai con Giuseppe, il portiere dello stabile. Gli chiesi se conosceva qualche donna che potesse venire a pulirmi casa una o due volte la settimana. Lo feci mentre avevo per le mani una grossa busta con i panni che stavo portando in lavanderia.
    
    Giuseppe che era vedovo da un paio d'anni capì a volo la mia situazione perché s'era trovato più o meno nelle mie condizioni subito dopo la morte della moglie e mi disse che avrebbe chiesto a Rosa, la donna che lui aveva trovato per risolvere i suoi problemi, se ...
    ... conosceva lei qualche sua amica che facesse al caso mio.
    
    Rosa s'era detta disponibile lei stessa e non solo per le pulizie di casa, ma anche per risolvere il problema biancheria: me l'avrebbe lavata e stirata lei, portandosi a casa quella sporca e riportandola pulita e stirata la volta successiva, proprio come faceva con Giuseppe.
    
    Un poco credendo agli elogi che di lei tesseva Giuseppe, un poco per aver constato di persona dopo alcune prime prestazioni, l'accuratezza delle pulizie e la perfezione degli altri lavori, le diedi senza problemi le chiavi di casa perché potesse entrare ed uscire anche in mia assenza. Mi sorprese facendomi trovare, a volte, sul tavolo qualche dolce o piatto culinario tipico preparato da lei, come omaggio.
    
    C'era già nell'aria di casa una specie di stima reciproca non ovvia e neanche logica perché, avendole appunto date le chiavi, io e lei non ci incontravamo quasi mai, anzi proprio mai. Comunicavamo lasciandoci appunti scritti su foglietti di carta lasciati sul tavolo, dove mensilmente le lasciavo anche la paga, non di rado accompagnata anche da piccoli omaggi per ricambiare i suoi dolci e i suoi piatti tipici.
    
    Una sera, rientrando parlai proprio con Giuseppe di questo strano aspetto: stimavo Rosa eppure chissà, forse se l'avessi incontrata rischiavo di non riconoscerla avendola vista solo pochissime volte agli inizi del nostro rapporto lavorativo e poi mai più.
    
    Giuseppe mi disse che Rosa quella sera sarebbe stata a casa sua perché, come ...
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