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Blind/1a parte
Data: 13/05/2020, Categorie: Etero Autore: Sofy0000, Fonte: Annunci69
... sensazioni, anche tattili a questo punto, senza che il senso della vista la facesse da padrone. La vista è veramente dominante. Prepotentemente può andare a discapito degli altri sensi che poi noi avevamo usato. Ecco, lei mi propose di proseguire su quella via e di aggiungere in quell'incontro tatto, gusto e olfatto. Direi non poco!!! Una volta entrati in quella dimensione/percorso con lei, mi lasciai felicemente guidare. Ero incuriosito. Sempre più eccitato da quell'essere che neanche avevo mai visto. Se ero preoccupato? Se volevo vederla in foto prima? Adesso a ripensarci mi do' del matto ad avere azzardato tanto, ma allora mi importava veramente poco di una sua foto. Un giorno le inviaii le foto di due diversi hotel nella città che avevamo scelto come punto d'incontro. Scelsi due bellissimi hotel. Uno modernissimo, l'altro più classico e storico. Volevo che scegliesse lei. Volevo che si sentisse tranquilla e in un luogo che la facesse sentire bene. Scelse la junior suite dell'hotel "classico". Dalle foto appariva una bellissima camera, con i soffitti affrescati , con un king bed e un grande bagno di taglio ultramoderno in contrasto con gli arredi della camera. Il programma era dettagliato e il giorno stava per avvicinarsi. Non mi vergogno di dirvi che ero eccitato come un bambino, che dal giorno in cui ne parlammo il mio pensiero su questo incontro occupava parecchi momenti della mia giornata. Lei sarebbe partita prima di ...
... me. Entrambi in treno. Sarebbe arrivata prima lei in hotel. Preso possesso della camera. Prese le misure di spazi e distanze. Perché poi ci saremmo dovuti muovere al buio. Mi fidavo. Continuavo a fidarmi di lei. E in effetti anche lei si fidava di me. Il giorno era arrivato! Come sempre giornata di lavoro intensa. Ma riuscii a lasciare lo studio tardo pomeriggio. Volevo arrivare per le 20 massimo e calcolando che ero a 1 ora abbondante di treno, ero in perfetto orario. Cosa provavo? Cosa pensavo? Che stavo facendo una cosa mai fatta. Ero curioso a quel punto. Mi ero spinto tanto in là..che non vedevo l'ora di proseguire in questi termini insoliti. Continuare a dare spazio alle sensazioni, alle percezioni. Sentire finalmente il profumo di lei. Sentire la sua pelle. Toccarla. Averla sempre e solo immaginata... E non vi nego che avevo una voglia matta della sua bocca. Delle sue labbra. Il desiderio di baciarla profondamente e intimamente. Creando una connessione vera. Ero eccitato. Confuso. Pensavo a tutto e a niente. Arrivo in stazione. L'albergo non dista molto. Decido comunque di prendere un taxi. Faccio l'accettazione. Mi dicono che "la signora è già arrivata ed è in camera". La camera è la 407. Le scrivo che sono giù nella hall. Vi giuro che il cuore ha cominciato a battere più forte. Prendo l'ascensore. Arrivo di fronte alla camera. La chiamo al cellulare. "Sono qui fuori" Vedo la porta aprirsi ...