1. 05. mio fratello lorenzo - male non fa


    Data: 10/05/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: acheronte2, Fonte: Annunci69

    ... ricordavano Lorenzo che era, esteticamente e anagraficamente, il mio idolo.
    
    Lorenzo chiuse la chat e si concesse il tempo necessario per meditare sull’accaduto – o forse per riprendere aria - ma non aspettò molto: subito dopo cena mi disse fortuitamente e sottovoce: «vai in camera nostra, devo raccontarti una cosa». Mi incuriosì l’espressione complice del suo viso, seguita da una delle sue tipiche schiacciate d’occhio, tanto da sgattaiolare in camera in un baleno.
    
    Rimasi di sasso. Non riuscii a proferire parola mentre lo vedevo così impacciato nel “raccontarmi quella cosa” che gli era accaduta e quella cosa riguardava me, il suo fratellino: aveva letto l’inequivocabile conversazione in chatt tra me ed un ragazzo. Fu un trauma.
    
    Scoppiai in un pianto sordo di cui ricordo ancora le enormi lacrime che mi lasciarono il pantalone del pigiama completamente fradicio. Mi portai le mani sul viso dalla vergogna per non guardarlo mentre aspettava una mia spiegazione, e strofinavo, strofinavo...
    
    Avrei voluto quasi cancellarmi il volto con quelle benedette mani. Non vedevo nulla, sentivo solo il sapore amaro di quelle lacrime in bocca. Un velo nero mi copriva la vista ma non erano le mani a togliermi luce: nero era il colore del mio futuro cancellato. Mi sentivo sporco, qualcosa di malato, da curare. Mi sentivo il problema della famiglia - l’ennesimo - ovvero il figlio sbagliato di mia madre dopo la perdita del primo amore, la delusione di mio padre che in fin dei conti mi ...
    ... considerava il frutto del suo unico amore, ma soprattutto, la vergogna di Lorenzo – e quest’ultima urgenza dovevo affrontarla immediatamente, ma non sapevo come.
    
    Ero disperato.
    
    Non riuscivo a fermarmi; giusto il tempo di inspirare e poi continuavo ad emettere un lungo e costante suono gutturale che mi tappò perfino le orecchie. Sentivo Lorenzo chiamarmi da lontano, fino a quando non mi scostò le mani prendendomi il viso tra le sue.
    
    «Guardami».
    
    Cominciai a singhiozzare per riprendere un respiro normale e continuò: «Sono sempre io! A me non interessa se sei gay, Gianlu, io ti voglio bene lo stesso, non c’è motivo per cui io non debba volertene: tu sei nato gay, come io sono nato con mezza gamba. Tu crescerai bello come il sole e con due gambe intere, mentre io resterò sempre con una gamba e mezza. Per quanto mi riguarda, avrei preferito senza dubbio nascere gay. Tu avresti preferito nascere come me? Ci hai mai pensato? Non sono queste le tragedie della vita. Ti dirò una cosa politicamente scorretta nei miei riguardi, ma sei mio fratello: tu sei perfettamente sano Gianlu. Tuttavia, sei ancora dannatamente piccolo per fare sesso con sconosciuti… della mia età, peraltro! Sei un incosciente! Hai ancora 14 anni!».
    
    Poi, abbandonando il tono altero mentre sprofondavo nella vergogna: «Siamo maschi entrambi e non devi vergognarti, il sesso attrae te quanto me, ma io ho 24 anni ed è il mio tempo per sperimentarlo, quando sceglierò di farlo per la prima volta». Non riuscendo a ...
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