days:hours:minutes - La versione di Marla
Data: 09/05/2020,
Categorie:
Masturbazione
Maturo
Comici
Autore: gimbogym, Fonte: xHamster
... non farmi prendere dalla foga. Di tempo ce n'è in abbondanza. Comunque via le scarpe, uffa che palle questo cuoio intrecciato. Son già bella concentrata però. Già mi piace sentire la pelle sfiorata dai polpastrelli. Guarda come si accappona! Incredibile, a volte penso sinceramente, a parte tutto il resto, di essere proprio fortunata. Ma soprattutto so che bisogna saper essere piuttosto brave. E visto che per fortuna me lo riconoscono in tanti, qualcuno che se ne intende esiste ancora. Ma guarda un po' come mi piace il pavimento freddo sotto i piedi!
Mi muovo piano. Sinuosa. Lo so, lo so. Non ho un fisico da sfilata e vado per i sessanta ma non possono essere tutte fregnacce quando quelle pesti del canale mi raccontano vorrebbero farmi.
Via i vestiti.
Via reggiseno e mutandine. Finalmente.
Ora doccia e poi mi fermo un attimo a salutare gli amici del canale.
Entro nel canale e saluto i presenti. Poi scrivo un post in cui dico di tenersi pronti, in questi due giorni caricherò un bel po' di materiale. Chiudo tutto ed eccomi qua.
Da dove cominciamo? Calma, calma. La doccia mi ha spento un po'. Mi sento un po' assonnata.
Niente di grave.
Niente ansia.
Vado in camera e mi tolgo l'accappatoio umido.
Vediamo...
Seta. Una vestaglietta corta di seta nera. Una rapida occhiata allo specchio e già mi sento più in forma.
Mi faccio una passeggiatina per la casa. La seta striscia sui capezzoli mentre i seni ondeggiano liberi.
La sento pulsare. Mi ...
... sto già bagnando.
Devo andarci piano, il weekend è bello lungo.
Concentrazione.
Luci basse il giusto.
Divano.
Chino la testa fino a poggiare il mento sul petto. Chiudo gli occchi un po' controvoglia. Anche se mi piace sbirciare cosa sto facendo devo lavorare bene di fantasia per caricarmi meglio. Ho ricordi freschi di appena qualche ora, molto buoni, molto utili per fare cose molto eccitanti. Sto sul pianerottolo ad aspettare l'ascensore quando si spalanca di s**tto la porta dello studio. "Marla dove c***o vai!?", è lui, il mio collega. Non grida ma è comunque come se in un certo qual modo stesse ruggendo. Wow. Mi ha spaventata tanto che ho il cuore in gola e fatico a rimanere fredda.
"Non hai finito di validare i controlli... con che coraggio te ne vai!?".
"Sono le due e il mio orario è terminato", gli rispondo senza neanche guardarlo.
Tiro la maniglia dell'ascensore e lui con impeto blocca la porta con una spallata. Ora ci guardiamo negli occhi, c'è tensione in lui. Non vuol farmela passare liscia. So che sta zitto perchè altrimenti la voce gli tremerebbe. E a un uomo può dar molto fastidio sentire la propria voce tremare. E' una persona molto tenera. Ed ancor di più quando gli girano. Gusto ogni microsecondo di questa piccola battaglia finchè decido di chiuderla lì. "Domattina mi collego in remoto e faccio anche le rotazioni, ok? Fammi passare.", gli dico. Lui fa un passo di lato permettendomi di aprire la porta e mi fa: "Mi raccomando Marla, non ...