Prima Confessione
Data: 07/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Martina92, Fonte: RaccontiMilu
... il più silenziosa possibile. Lui si stacca e mi fa cenno di alzarmi, mi giro verso di lui, dice che vuole penetrarmi… senza che posso dire una parola mi prende e mi abbraccia, i nostri corpi sono a contatto, il suo pene è schiacciato contro il mio ventre caldo e focoso… mi struscio contro di esso mentre mi bacia… accetto ma non voglio lingua… ci baciamo a stampo per qualche minuto e ci stacchiamo… lui si toglie i vestiti e abbassa la tavoletta del water, sedendosi su di esso… oh cavoli, lo vuole veramente!
Timida mi reco verso di lui dandogli le spalle… lui mi afferra i fianchi e mi trascina giù… il suo membro struscia sulla mia fica bagnata da cui sento qualche umore colarmi lungo le cosce… la situazione è per me un po’ imbarazzante e arrossisco… lascia un fianco e poco dopo sento il suo membro entrarmi dentro… lo accolgo con stupore… lo sento iniziare a muoversi dentro di me, saltellando su e giù lo faccio entrare sempre di più… rabbridivisco, i fianchi sono sotto le sue mani… man mano che la penetrazione va avanti li lascia e passa ai miei seni… li tocca e ci gioca, struscia i capezzoli con il pollice, sono eccitatissima… lancio piccoli mugolii di piacere che lui soffoca mettendo una mano davanti alla mia bocca, sospiro intensamente… il secondo orgasmo sta per arrivare, lo sento ...
... in punta… non mi trattengo e vengo, stavolta sento qualche schizzo uscirmi dalla fica e mi stupisco… continua a penetrarmi finché non finisco e così mi dice di alzarmi in piedi… ubbidisco e mi inginocchio, lo succhio per le ultime volte, lui si alza e mi viene in faccia… i fiotti sono tali da farmi chiudere gli occhi e la bocca, mi inonda la faccia… mi dice di aspettare un attimo e con un pezzo di carta aiuta a ripulirmi.
Quando ha finito mi alzo in piedi… dice che ha uno stimolo e io capisco al volo. Lo porto con me in doccia, non voglio che sporchi il pavimento… ci vuole un po’ ma quando succede è magnifico… la pioggia dorata mi bagna il viso come un fiume in piena, il suo odore forte è così inebriante per me che mi riaccendo… tutta me stessa scalpita… inevitabilmente devo rifarmi la doccia… lo faccio uscire, lui si riveste e scappa, io mi lavo… esco dalla doccia soddisfatta raccogliendo minigonna e mutandine… quando torno in camera i suoi vestiti non ci sono più.
Sospiro e raccolgo da terra la magliettina col reggiseno. Mi rivesto cambiando le mutande e vado in salotto. Fabio mi guarda e mi saluta seduto al divano intento a leggere… se n’é andato… chissà se mi ricapiterà ancora un’esperienza del genere.
Ancora oggi a ripensarci mi vengono i brividi.
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