Prima Confessione
Data: 07/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Martina92, Fonte: RaccontiMilu
Innanzitutto mi presento… i fatti che vedrete scritti qui sono realmente accaduti. Possono sembrare strani ma vi garantisco che è andato tutto così.
Martina è il mio nome, ho 26 anni e lavoro come tirocinante in una grossa azienda di trasporti, sezione amministrativa dati i miei studi. Sono single da un anno, ho lasciato il mio ultimo ragazzo perché appiccicoso e troppo geloso. Non mi dilungo oltre, presentandomi anche fisicamente. Sono alta all’incirca uno e settanta, ho una capigliatura bionda e liscia cadente fino a poco più delle scapole e due occhi verdi presi da mia madre. Ho un naso perfettamente femminile che le mie amiche mi invidiano, una bocca ad “Arco di Cupido” come mi dice spesso una mia conoscente lavorativa e un fisico niente male. Non sono né grassa né troppo magra, insomma nella norma e ho un seno stretto. Il mio pube… ha qualche ciuffetto con un fondoschiena rotondetto… non troppo però. A scriverlo mi sono intimidita, svelare particolari timidi mi fa un certo… senso se così possiamo intenderlo. Parto subito col raccontarvi che…
È accaduto tutto due giorni fa. Rientro a casa stanca quasi morta, la settimana è stata veramente pesante e manca ancora metà al suo completamento… appena entro in casa sento degli schiamazzi provenire dal piano di sopra. Una voce la riconosco, è di mio fratello, l’altra ci metto un pò ma è del suo amico Andrea. Stanno ridendo a crepapelle perciò li lascio stare, non voglio disturbarli e mi defilo silenziosa nella mia stanza. ...
... Mi denudo ed esco, salendo i pochi gradini che mi separano dal pianerottolo rialzato del bagno lungo il corridoio. Mi infilo in doccia, rigenerante, mi rilasso, l’acqua che scorre sulla mia pelle, il sapone che mi passo addosso, è tutto così rilassante che quasi perdo la concezione del tempo. Esco e prendo gli asciugamani, con uno copro il mio corpo e l’altro mi asciugo i piedi… proprio quando finisco ecco che mi interrompono, Andrea entra senza bussare, si vergogna e richiude subito la porta. Così esco e lo trovo proprio sul pianerottolo. Lui è riccio, magro quasi ossuto, è alto come me e ha un naso gobbo ma due bei occhi neri. È vestito con un maglioncino a righe nere e rosse e indossa dei pantaloni beige su cui scorrono dei rivoli realizzando che… bé se la stava facendo addosso. Rimango sconvolta mentre lui mi guarda imbarazzato… ha creato anche una bella chiazzetta per terra, lo guardo con una certa empatia, mi sorride nervoso. Decido di aiutarlo, d’altronde è un bravo ragazzo e con l’asciugamano ancora indosso e i piedi scalzi gli dico di seguirmi. Andiamo in camera di Fabio, frugo tra i suoi vestiti nel cassettone ai piedi del letto trovando dei pantaloni uguali ai suoi e glieli porgo sul letto. Gli dico di portarmi la sua biancheria e il capo incriminato appena ha finito in camera… così mi reco a ripulire la chiazza e in camera mi vesto… una magliettina aderente e viola con qualche brillantino sopra, senza maniche e una minigonna jeans unita alle infradito bianche. Mi ...