Tradimenti eccitanti
Data: 30/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: supersurf, Fonte: Annunci69
... inginocchiato davanti a lei e gliele ho sfilate lentamente: mi piaceva vedere i peli che uscivano fuori piano piano (vado matto per questi gesti erotici).
Quando era tutta nuda ho iniziato a baciarle le cosce, i peli della fica e poi lentamente sono salito su a baciarle la pancia, a leccarle l’ombelico e via via sotto il seno: un seno piccolo, non molto sodo e con un capezzolo abbastanza schiacciato che mi piaceva succhiargli per cercare di farglielo uscire. Lei, nel frattempo, mi accarezzava la testa, i capelli, le orecchie e mi metteva il dito in bocca. Piano piano solo salito fino alla sua bocca e con la punta del pisello le strusciavo le gambe e i peli della fica. Arrivammo faccia a faccia e ci baciammo a lungo mentre mi si ingrossava e si infilava tra le sue gambe cercando le labbra che già erano umide; non bagnate ma umide.
La sollevai e la misi sul letto sdraiata a pancia in su e cominciai a baciarle i piedi, le gambe, le cosce e, lentamente, le allargavo le gambe e le labbra della fica si aprivano lentamente coperte da quella peluria tutta arruffata che rendeva tutto così eccitante.
Iniziai a baciarle i peli e a sfiorare le labbra della fica ormai aperta con la lingua, dando dei piccoli colpi al clitoride (è una mia specialità) e piano piano le leccavo le labbra per poi baciargliele come se fossero le labbra della bocca. Molto lentamente cercavo di far entrare la punta della mia lingua nella fica ormai completamente aperta e con il dito cercavo di ...
... accarezzarle il clitoride per poi scendere sotto e infilarlo dentro: era completamente bagnata e il dito scivolava dentro senza opporre resistenza. I suoi sospiri erano profondi e la sua schiena si inarcava mentre con le mani mi stringeva i capelli e la testa cercando di spostarla a destra e a sinistra con la mia lingua che entrava ed usciva sfiorando il clitoride. Piano piano i suoi gemiti diventavano parole per poi terminare con un “Oddio!!” quasi urlato.
Stava venendo ed il lenzuolo sotto di lei si inumidiva lentamente. Io la guardavo e le mie dita non la smettevano di entrare ed uscire. Era stremata: era venuta come non veniva da tempo (mi disse) e non vedeva l’ora di prenderlo in bocca perché avevo il pisello dritto e duro che mi stavo massaggiando davanti ai suoi occhi.
Mi aiutò a sdraiarmi e con il pisello completamente dritto iniziò ad accarezzarlo e a tirare giù la pelle per far uscire la cappella che era diventata turgida e violacea. Cominciò a baciarlo e a metterlo in bocca ma non era bravissima perché sentivo i denti sulla cappella ma per fortuna scendeva parecchio giù quindi non sentivo dolore. Le piaceva enormemente, le piaceva il cazzo, il mio cazzo e lo adorava come un totem massaggiandomi la pancia e le palle. Lo strizzava, lo accarezzava, lo leccava ed io le davo i colpetti sulla testa per farle affondare sempre di più la bocca per prenderlo tutto.
Quando stavo per venire le dissi di smettere perché volevo scoparla per bene visto che avevo il cazzo durissimo; ...