016 ragadi. brutalismi e sentimento
Data: 30/04/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69
... bocca per una bella sucata.
Lui mi sorrise e mi disse di no, che non era proprio il caso, anzi mi chiese in quale punto della strada avrebbe dovuto lasciarmi.
Io tenace come nessuna non risposi, e gli dissi piccata che capivo la sua eterosessualità ma che magari avrebbe potuto pisciarmi in gola visto che non gli costava un cazzo. Anzi guarda, feci notare due cassoni della munnezza municipale e magari mi sarei inginocchiato nel mezzo e gli avrei fatto da cesso. Sputi piscio e sborra non mi sarei fatta alcun riguardo sul merito.
Lui scese dalla macchina, io mi sventolai con la manina pe’ pija aria tanto nu me pareva vero.
Lui aprì la portiera, io uscii misteriosa e corsi a piccoli strillini verso i due cassoni in mezzo ai quali mi inginocchiai entusiasta, ma egli, egli mi disse solo Buona Fortuna.
Buona Fortuna???? A me???
Pigolai pietà, supplicai un po’ di affetto, pigolai la parola Affetto come una piccola fiammiferaia presa a male pisciate il giorno di Natale, insomma, io pregavo disperato che ne so, pure una scorreggiata sulla faccia che stavo triste triste triste.
Sgommò e sparì nella nebbia.
Corsi come una pazza verso la strada strillando di sconcerto verso quella cazzo di macchina frattanto ingoiata dalla caligine.
Frattanto.
Caligine…
Ma?
Ma vedete come parlo? Mi dovreste uccidere tanto son Letterata.
Ad ogni modo piansi a dirotto, oh già, ero disperato, avevo bisogno di un abbraccio, di calore umano, di una notte tra ...
... morbide coperte.
Cosa c’era in me che non andava, eh? Perché la vita si ostinava a negarmi un uomo qualunque che mi chiamasse Piccolo Cucciolo, mica tanto chiedevo io alla vita, solo un uomo che mi sussurrasse al mattino Hey, Piccolo Cucciolo, è ora della colazione…. Sincero. Volevo dimenticare le mie sofferenze. Volevo far colazione in riva al mare all’alba con un uomo che potesse promettermi riparo dalla cattiveria degli esseri umani, offrendomi una rosa nel letto, a pisciarmi sul Krapfen tutte le mattine.
Di un uomo avevo bisogno, di un uomo gentile e forte, che sborrandomi su un occhio mi dicesse Ti amo.
Piangevo la mia nullità e mi dirigevo nel buio fitto nel campo di roulotte.
Ma poi, che ti devo dire, poi mi accorsi che… che incedendo sul selciato io procedevo altero e sicuro di me, come una modella molto protagonista. Sincera. Anzi, mi ci impegnai tutta.
Mi misi ad ancheggiare a scatti, tanto chi cazzo mi vedeva. Stavo col mento su, dritta, altera, tutta cosce.
Al bivio verso il campo mi fermai, lascia che sfrecciasse un’auto, e poi misi la mano sul fianco, mi voltai, molleggiata proprio, e poi giù, convita, a scendere come checcina sulla passerella della vita.
O già – mi dicevo – si che un giorno la farò pagare a tutti. Tutti un giorno sapranno chi è CUM.
E chi lo avrebbe detto che molti anni dopo sarei diventata CUMCONTROL (chi?), come chi, LaSSignora (eh?) LaRReGGina di A69.
Io, si.
La bella la bellissima.
La incontrastata.
La ...