Serena cap 4
Data: 27/04/2020,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... l’odio che provava, eppure rimaneva velato, facendo intuire la voglia che portava dentro. “Fai… e poi lasciami andare… mi avete portato voi ad implorare…” disse flebile.
Marco si spostò dietro di lei, aprendosi la patta, sempre con la massima calma… Appoggiò la punta del cazzo tra le gambe aperte di lei, solo appoggiato… Sorrise, la puttana era un lago… Paola aveva fatto veramente un ottimo lavoro…
Prese Serena per i fianchi, godendosi lo spettacolo della donna che, seppur immobilizzata, cercava più contatto, cercava la penetrazione… Le mani di lui la presero per i fianchi, saldamente… era pronto, e Marco stesso si sentiva fremente… però c’erano le regole…
“Sono pronto a scoparti, puttana, e te lo pianterò bene in fondo…” disse lui serio “ma devi guadagnarti ogni singolo colpo del mio cazzo…”
“C-cosa vuoi… cosa vu-vuoi ancora…” pianse la donna, che si sentiva sul punto di impazzire.
“Ti farò una domanda prima di ogni colpo… se avrò la risposta, avrai il successivo… chiaro?” precisò lui.
Serena non poteva credere a quelle parole… perché non la usava e la lasciava andare… perché doveva costringerla a questa nuova tortura? Si era già umiliata secondo gli ordini di lui… perché ancora? Quando, quando sarebbe finita?
“Chiaro?” chiese di nuovo lui, spazientito.
E non c’era via d’uscita… pensò Serena… almeno però godendo sarebbe tornata a pensare lucidamente, sarebbe riuscita a… a difendersi?
Colava. E questo era quanto… alla fine di tutte quelle ...
... riflessioni, fu quello a farle rispondere…
“Sì…” pronunciò in un sussurro.
“Vedo che ci intendiamo, puttana.” E diede un affondo dentro la figa di lei da farla quasi godere con un unico colpo. Non estrasse il membro, lo tenne lì, dentro di lei, immobile.
“Il primo colpo è gratis, puttana. Ora la prima domanda…” disse lui… sentendola fremere tra le mani, ansimare profondamente… voleva cazzo la gran signora… e lui l’avrebbe concesso, a piccole dosi…
“Da quanto non ti scopa quel cornuto di tuo marito?” chiese diretto.
Serena, ad occhi sbarrati, riceveva quella domanda come una sferzata… vuoi per l’offesa verso il marito, vuoi per la vergogna di confessare la verità… sentiva il fuoco dentro di sé… e quella disperata agonia le scombinava la mente… la costringeva a pensare che se suo marito l’avesse scopata di più…
Il fuoco dentro… aveva bisogno… un altro colpo… almeno un altro, poi non avrebbe più risposto, promise a sé stessa…
“d-due… due me… mesi…ahhhhhhhdddddddiooooooooo!!!!” urlò al secondo affondo, desiderando che quei colpi continuassero a ripetizione…
“Che razza di coglione… “ rise Marco, rimanendo piantato nella sua figa, ma senza muoversi “una tettona puttana come moglie, e manco la scopa…”
“M-muovi-muoviti…” implorava Serena, le lacrime che le rigavano il volto.
“Senti senti la puttana… ha fretta adesso… ok… prossima domanda… chattando con il coglioncello che poi ti sei scopata, nominavi un negoziante qui attorno che ci aveva provato una mattina con ...