1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... tracce dell’invecchiamento che certamente erano disseminate su tutta la superficie.
    
    Una voce gorgheggiò dal fondo delle scale
    
    Paola? Non era possibile. Doveva essere alla festa.
    
    Non mi alzai Risposi un “Si?” molle, assopito, rauco.
    
    Paola entrò, nel suo bellissimo abito di seta azzurro.
    
    “Urka, ho le visioni!” dissi vedendola inquadrata dalla cornice della porta.
    
    “Sono io, scemo. C’è un problema. Abbiamo bisogno di te . Ma subito!”
    
    “Ma dai! Mi fai sentire un crocerossino. Cosa sta succedendo? Non eravate al matrimonio?”
    
    “un casino. Sembrava che tutto andasse benissimo. Gli sposi raggianti, gli ospiti sorridenti, il posto meraviglioso. Poi le cose hanno cominciato ad andare male. Massimo ha cominciato a bere troppo. Ylenia non se n’è accorta. Lui era spesso al tavolo con gli amici, mentre lei era con noi. Poi Max è sparito. Mi ha detto un suo amico che era andato in giardino, e che si era fatto una canna gigantesca. Che imbecille! Proprio oggi! Alcool e fumo. Un magnifico modo per rovinare una festa indimenticabile. E Ylenia è davvero a terra.”
    
    “Mi dispiace. Ma non la conosco affatto! Mai vista! Mi spieghi cosa c’entro io?”
    
    “Eh, crediamo che tu potresti aiutarci a farle risollevare il morale”
    
    “Specialista in solletico? Ma dai! Come vi è venuta questa idea? “
    
    “Tu sai come fare, Jill. Noi abbiamo molta stima di te, l’hai capito. Dai, fammi un piacere. Metti qualcosa di carino, e raggiungici alla villa. Non è lontano. Una ventina di chilometri. ...
    ... Ti lascio le indicazioni, ed il dépliant, così non sbagli. All’entrata darò il tuo nome per farti entrare. Tutto il resto lo farai tu. “
    
    “Ma siete fuori? Io non so neppure chi sia questa tipa! Insomma, avete bisogno di uno sconosciuto per sollevarle il morale? Ci provo, ma solo perché sei tu a chiederlo. Dammi mezz’ora per prepararmi, ed arrivo”
    
    “troppo. Dieci minuti. Ci vuole almeno una ventina di minuti per arrivare. Noi guarderemo il viale di ingresso della villa, per venirti incontro.”
    
    Eccomi in ballo. Giornata di riposo sfumata. Mi precipitai all’armadio. Un abito elegante? E quando mai lo avrei trovato nella mia valigia? Meno male che mio fratello aveva pensato bene di lasciare le sue cose nell’armadio.
    
    Scelsi un bellissimo abito blu, leggero ma ben tagliato. Una cravatta lunga non troppo sgargiante. E poi le scarpe…. Non sapevo proprio cosa calzare. I miei fantastici sandali sarebbero rimasti a casa…
    
    Un antichissimo paio di scarpe nere, a mocassino. Semplici, ma almeno erano nere.
    
    Mi guardai allo specchio. Niente doccia, ma almeno una energica lavata prima di buttarmi in questa storia incredibile.
    
    Percorrendo una superstrada con la mia piccola macchina, ebbi più volte la tentazione di abbassare il tettuccio, per strafare. Uno che si presenta in cabrio…
    
    Alla prima piazzola di sosta, mi fermai ed azionai il dispositivo per far sparire il tetto.
    
    Arrivato al cancello della mega villa, il valletto mi chiese il nome
    
    “Dottor Jill Adler” risposi ...
«12...747576...85»