1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... e chiedigli di tenersi libero dopo le nove di sera …ehm, naturalmente accertati che puoi ottenere la casa da tuo fratello. Nel frattempo io spargo la voce” concluse.
    
    “un momento…. Prima fammi parlare con lui, non possiamo fargli trovare orde di barbari in casa, senza un minimo avviso!” replicai preoccupato.
    
    “ti do esattamente mezz’ora. Capisci che non abbiamo tempo per organizzare, altrimenti!”
    
    “E vada per la mezz’ora” accettai rassegnato.
    
    “io intanto mi occupo di rubare un numero sufficiente di vestiti dal tuo armadio, e tu fai altrettanto dal mio” disse risoluta Paola.
    
    “non potrebbe ognuna guardare nel suo armadio?”
    
    “ma quando mai ti vengono della fantasie indossando i tuoi vestiti? Dovrebbe essere una cosa elaborata da tempo. In questo modo, invece, la fantasia si scatena subito al vedere stoffe, colori, fogge…”
    
    Ci lasciammo pieni di idee e di energia. O per lo meno.. sicuramente loro lo erano, mentre io mi sentivo spettatore.
    
    Rientrai in casa, e preso dai morsi della fame, divorai un pezzo di pane vecchissimo che si trovava da tempo nella credenza.
    
    Provai a telefonare a mio fratello, e rispose la segreteria telefonica.
    
    “Sono io”annunciai solennemente ho bisogno di parlarti. A dire il vero, non mi interessa molto parlarti, vorrei chiederti se per domani sera non hai voglia di andare a dormire in un altro continente… sai… mi serve la villa….per una graziosa festa a soggetto. Sai, una di quelle feste che a te non piacciono ...
    ... affatto….”
    
    “biiiiip” interruppe la segreteria
    
    “sono ancora io. Ecco, dicevo, se ti va bene, non hai che da lasciare le cose come sono. Se invece hai qualcosa in contrario, dammi un colpo di telefono… anzi, facciamo così… se non chiami entro un’ora, vuol dire che ti va bene.”
    
    Riattaccai.
    
    Che cosa cretina, avevo fatto. Se non avesse preso il messaggio, magari perché fuori tutto il giorno, si sarebbe trovato in casa un sacco di gente multicolore….
    
    “Sono di nuovo io. Ho detto una cazzata. Facciamo che mi chiami comunque? Ma dove sei? Possibile che una volta nella vita ho bisogno di te, e tu non ci sei? Devo proprio chiamarti in ospedale? “
    
    “Biiiip”
    
    “Ospedali Riuniti!” gracchiò la voce del centralinista annoiato.
    
    “il dottor Adler, per cortesia”
    
    “Reparto?”
    
    “mah… faccia lei. Non lo so”
    
    “devo cercare…”
    
    “grazie, gentilissimo”
    
    Sentii il tic del centralino che commutava la chiamata.
    
    “ chirurgia due, uomini!” intervenne un’infermiera.
    
    “vorrei parlare con il dottor Adler, per cortesia”
    
    “non c’è! E’ andato ad un congresso”
    
    “e quando torna?” chiesi
    
    “non siamo tenuti a dirlo, signore. Ma chi parla?”
    
    “sono il fratello”
    
    “ah bene! E se non lo sa lei….dovrei dirglielo io ?”
    
    “mi sembrerebbe molto carino da parte sua”
    
    “senta… lei non ha mai parlato con me, vero?”
    
    “mai: Anzi… facciamo che non la conosco neppure….”
    
    “torna lunedì! Buon giorno!” e riappese bruscamente.
    
    Mi sfregai le mani per la contentezza . Ancora tre giorni. Quindi tutto il tempo ...
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