1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’aspetto di un lottatore dopo un duello.
    
    Sotto la doccia mi insaponai abbondantemente, e lasciai scorrere l’acqua tiepida su tutto il corpo.
    
    Mi asciugai rapidamente, e nudo tornai al piano terreno.
    
    In cucina, Paola era seduta al tavolo, con la testa appoggiata sulle braccia adagiate sul ripiano.
    
    Si era addormentata, ed aveva un’aria di magnifica innocenza. I suoi dolcissimi seni si muovevano al ritmo del suo calmo respiro, e tutto il corpo lucido e profumato mi provocava una sensazione di immensa tenerezza.
    
    Sotto lo schienale della seggiola, il piccolo sedere candido e morbido era rilassato, lasciando il solco leggermente aperto al mio sguardo.
    
    Sedetti per terra, avvicinandomi il più possibile a quel magico scrigno. Avrei voluto lasciarla dormire, ma non resistevo alla tentazione di baciare la sua pelle di seta, ed insinuare la mia lingua alla ricerca della sua piccola porta nascosta.
    
    Iniziai piano, con lievi baci che procurarono a Paola qualche brivido. Non si mosse. Osai di più. La punta della lingua iniziò ghirigori concentrici, scivolando nel solco tentando di raggiungere la dolce rugosità strettamente serrata.
    
    Paola continuava a dormire, con il suo respiro regolare. Io ero nuovamente eccitato, come se le ore appena trascorse non avessero visto i giochi più belli ed estenuanti che un uomo potesse sognare.
    
    Il bordo della seduta mi impediva di raggiungere il mio scopo, limitando il mio attacco alla superficie.
    
    Fu in quel momento che Paola ...
    ... si mosse. “continua, dai!” mi disse spostandosi un poco indietro, e lasciando che il suo sederino si aprisse ancora di più.
    
    Non parlai. Lasciai che il torpore riprendesse il sopravvento, e ripresi la mia esplorazione.
    
    La lingua ora aveva totale libertà di azione, e passava lentamente nel solco, poi sul buchino, poi ancora indietro. Ad ogni passaggio, sentivo che i muscoli si distendevano, e la punta poteva entrare appena un poco.
    
    Mi accorsi che la mia donna era tutt’altro che addormentata, perché ad ogni passaggio un guizzo seguiva un brivido, ed il respiro diventava più veloce.
    
    Usai la lingua come un piccolo fallo, entrando in lei, e continuando ritmicamente a penetrarla.
    
    Paola spostò le braccia sotto il tavolo, appoggiando la testa sul ripiano, e le sue mani presero ad accarezzare tutt’e due i seni, strizzando leggermente i capezzoli bruni ed appuntiti.
    
    “voglio la tua bocca” sussurrò la ragazza “voglio sentire il mio sapore nascosto”.
    
    Mi alzai velocemente, mentre Paola si ergeva sulla sedia, ed appoggiai le mie labbra aperte alla sua bocca che mi aspettava.
    
    Cercò la mia lingua ed iniziò a succhiarla lentamente provocandomi ondate di desiderio. Le sue mani mi sfiorarono i fianchi e si riunirono all’inguine, prendendo possesso dello scroto.
    
    Sentii un dito che scivolava verso il mio buchino, ma si fermò quasi alla meta. Una leggera pressione mi fece sussultare. Aveva trovato il mio punto di maggior piacere. L’altra mano continuò la sua carezza, che ...
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