1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiedermi l’approvazione. Le sorrisi, ed in un attimo il suo dito scomparve all’interno.
    
    Con l’altra mano iniziò a graffiare la schiena, provocando mugolii in Serena. I graffi erano leggeri, ma ad ogni passaggio andavano intensificandosi, lasciando delle tracce vistose sul bianco della pelle.
    
    Salii in ginocchio sul letto, tra le gambe spalancate.
    
    Paola si voltò verso di me, e cercò con le labbra la mia bocca, mentre seduta sulla schiena rigata di Serena, strofinava il suo sesso aperto procurandosi piacere al contatto.
    
    Con la mano indirizzai il mio pene bollente al centro delle gambe, iniziando una lentissima penetrazione. La mia lingua giocava con quella di Paola, e le mani accarezzavano, stringevano, graffiavano la pelle scivolosa sotto il mio corpo.
    
    Sentivo i gemiti di Serena, ad ogni passaggio lento, quasi fermo, nelle pieghe del suo interno. Era eccitata, pronta a sciogliersi nell’orgasmo liberatorio. Ma non volevo terminare il gioco. Volevo portarla ad uno stadio di piacere quasi doloroso. Uscii dal suo ventre, e cercai l’altra apertura aiutandomi con una mano. Paola guardava eccitata il mio sesso che spingeva per entrare, poi violava la piccola apertura, e tornava all’aperto provocando sospiri di piacere. Entrai nuovamente, ma questa volta con maggiore decisione, cercando di spingermi a fondo. La mia mano accarezzava il suo clitoride che era viscido per l’umore che ne era scaturito, e scivolai dentro e fuori Serena, alternando le aperture. Ad ogni ...
    ... spinta era un sussulto, ad ogni uscita un sospiro.
    
    “Jill… sei cattivo!” mi disse Paola slegando i polsi di Serena, e cercando la sua bocca da baciare.
    
    “No, amore. E’ bravissimo.”le rispose Serena
    
    Restando dentro di lei, slegai le caviglie dalla morsa dei lacci, e la ragazza chiuse le gambe intrappolandomi dentro di sé.
    
    Stringeva forte, ed impediva i miei movimenti. Sentivo che il glande intrappolato mi rimandava acute ondate di piacere, e sentivo montare l’orgasmo.
    
    “Vuoi il tuo uomo, piccina?” Chiese a Paola.
    
    “ Stanotte ho sentito un bruciore….” Si lamentò la mia ragazza.
    
    “E’ la prima volta… già la seconda è più bella…” rispose Serena.
    
    “E se resto incinta?” obiettò ancora Paola, mentre guardava con occhi sgranati il mio grosso bastone che era uscito all’aperto, e svettava in tutta la sua grandezza.
    
    “Jill… possibile che tu non abbia un preservativo?”
    
    “Ne ho uno in bagno, nella busta degli accessori!” risposi
    
    Serena scattò in piedi, e si precipitò in bagno.
    
    Rovistò per un momento tra le mie cose, e tornò saltando sul letto.
    
    Paola era accanto a me, e mi accarezzava i capelli. Il suo corpo era stretto al mio, e sentivo il dolce calore che emanava.
    
    Serena fu svelta ad impossessarsi del mio pene, e lasciò che Paola si avvicinasse, mostrandole come appoggiare il preservativo alla punta, ed aiutandola a srotolarlo. Tutto in coppia…
    
    Mi sentivo circondato di attenzioni. Erano dolci e perverse. Si capiva che la loro intesa esisteva da lungo ...
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