1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... mio corpo ne era cosparso. Viscido come un pesce da buttare in padella, feci per muovermi ma non riuscii. Avevo le mani legate alla spalliera del letto, e le gambe divaricate, legate anch’esse alle assi del fondo. Spalancato e nudo, non mi rimaneva il minimo spazio per il pudore.
    
    “Ben svegliato, amore mio!” disse in un fiato Serena.
    
    Paola non disse nulla, ma venne subito a baciarmi.
    
    “Cos’è questo scherzo? Non mi piace affatto di essere legato. Non vi sembra di esagerare?”
    
    “A noi, no. Non ci sembra affatto di esagerare. Vero, Paola?”
    
    Paola la guardò sorridendo.
    
    “Ora stai fermo, che ti dobbiamo guardare e fotografare. D’altra parte, il gioco della fotografia l’hai inventato tu… ed ora ne subisci le conseguenze!”
    
    “Noooo, io ho solo fatto qualche scatto! Sei tu, perversa aguzzina, che ci marci, eccome!”
    
    Come per tutti i giochi, sentii che la carica erotica di Serena mi avrebbe coinvolto, e smisi di lamentarmi, adattandomi alla situazione.
    
    L’olio abbondante, scendeva a piccole gocce sul letto, e mi dava la sensazione di umido.
    
    Le donne erano nude, e si apprestavano ad iniziare a giocare con me. Gli scatti furono pochi, e si limitarono a riprendere alcuni dettagli del mio corpo. Ridevano, e si scambiavano la fotocamera, suggerendo le inquadrature più interessanti. Scattavano, si spostavano e ricominciavano a giocare.
    
    Quando Paola mi si avvicinò nuovamente, sentii il profumo della sua pelle che mi faceva girare la testa. Dall’altra parte del ...
    ... letto, Serena profumava allo stesso modo. Sicuramente le due avevano fatto una doccia insieme, prima di mettersi a giocare con me.
    
    “Tocca a te” disse Serena, sorridendo a Paola, che si avvicinò fino a sfiorarmi il viso, ma senza toccarmi.
    
    Aprì appena le labbra, e fingendo una carezza a bocca aperta, percorse il mio viso, indugiando sugli occhi. Sentivo solo il suo alito caldo e profumato. Nessun contatto.
    
    Il mio corpo era ancora addormentato, ed il mio sesso, piccolo, giaceva su un lato.
    
    Paola si ritrasse, e Serena si avvicinò, facendo lo stesso gesto. Sentii il calore del suo viso, l’odore della sua pelle.
    
    Quando anche la sua amante si alzò, Paola seguì la linea del mio viso con le labbra, sfiorò un orecchio e scese lungo il collo, per poi sollevarsi nuovamente e cedere il gioco a Serena che più lentamente fece lo stesso percorso dall’altra parte della faccia.
    
    Cominciavo a sentire la pelle che si raggrinziva al passaggio di quei fiati tiepidi, immaginando il contatto con le loro bocche.
    
    Furono poi il petto ed i capezzoli oggetto delle loro attenzioni, sempre in modo speculare.
    
    Quando si accorsero che la mia pelle aveva una reazione, si fecero un cenno d’intesa, e proseguirono.
    
    Paola si inginocchiò accanto al letto, e si apprestava a sfiorarmi il ventre e l’ombelico, quando Serena la fermò.
    
    “No.. non vale con i capelli. Raccoglili”
    
    “ma che gioco è questo? Il vento del sesso?” risi rivolto a loro
    
    “Aspetta e vedrai” rispose Serena con aria ...
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