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UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE
Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
... risposi “Tu vai, Giampi, che sei in ritardo” disse rivolta al marito che guardava lei, poi me, poi ancora lei “Voi due… qualcosa mi dice che avete una forte intesa. Molto interessante, davvero…” “Sai che indovino! Te l’ho appena detto io! “ scoppiò a ridere Serena. Giampi la baciò teneramente sulla bocca, e Serena gli cinse il collo con le braccia. “divertitevi, stasera. Ci rivediamo domani, eh?” disse l’uomo scendendo le scale. “Non immagini neppure quanto ci divertiremo, amore mio….!” Gli rispose la moglie, con voce civettuola. “Immagino, immagino….” Rispose Giampi schiacciando l’occhiolino. “Vengo a scegliere i vestiti con te” mi impose Serena, entrando nel mio appartamento. “E Paola? Come sta? L’hai vista? Le hai parlato?” “è un po’ frastornata. Vi siete proprio fulminati a vicenda! Ora è al bar. Penso che ci raggiungerà più tardi, se non avrà altro da fare…” “altro da fare? Ma dai! Pensi davvero che non verrà? “ “E cosa ne so io? Ha vissuto la sua vita autonomamente fino a cinque ore fa… ed ora che sei arrivato tu, all’improvviso rimane isolata dal mondo? Ma chi credi di essere?” mi spinse dolcemente verso il piano superiore. Spalancò tutti gli armadi, e cominciò a buttare sul letto tutto quello che vi si trovava. “Ma sei un cataclisma!” esclamai preoccupatissimo di dover rimettere tutto in ordine. “Un giorno andiamo insieme a comperare qualcosa di bello per te. Questi sono abiti di servizio! Devi lasciare andare anche un ...
... po’ la fantasia, jill. Possibile che tu continui a vivere in un bozzolo pieno di certezze? “ . Continuava a buttare abiti, maglioni, perfino slip sul letto, che ora era completamente sommerso. “Ma non è tutta roba mia! “ tentai di fermarla. “Lo so. Queste cose le conosco già. Tuo fratello veste in modo terribile. “ “Allora conosci bene mio fratello? Lo conosci… come conosci me?” le chiesi stupito. “L’irreprensibile dottore? Il luminare dagli occhi di ghiaccio? Certo che lo conosco. Anche se non ho mai giocato con lui. Non è capace di giocare. Questo sconvolgerebbe tutta la sua vita. Ma il fatto che ti abbia portato qui, vuol dire che ha capito benissimo che tu invece sei proprio adatto alla nostra vita. Mica scemo, il dottor Adler!” Risi di gusto. Finalmente Serena si fermò. Aveva trovato qualcosa che le andava a genio. Feci per spogliarmi, ma mi fermò subito. “Lascia fare a me. Sei troppo stanco” disse mentre cominciava a sfilarmi il maglione “ok mammina. Fai tu. Ma se facciamo tardi alla cena, sarà solo colpa tua. Questa tunica mi eccita la fantasia…” “Ma sei proprio inguaribile!” rise slacciandomi la camicia. Passò ai pantaloni. Con una mossa lentissima li fece cadere ai miei piedi, lasciandomi solo in slip. “Fai una doccia rapida, Jill. “ mi sussurrò mentre mi accarezzava il petto. “Da solo?” azzardai “Da solo, piccino. La mamma ha da fare.” Disse abbassandomi gli slip e baciandomi in mezzo alle gambe. “Ma quasi non ricordo come ...