1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... passaggio di quella lingua, che non si fermava… scendeva piano sul collo, poi sulle spalle, ed infine si fermava sul capezzolo, leccandolo lentamente.
    
    Un uomo! Era un uomo , ed io provavo un piacere intenso, magnifico.
    
    Sonia lo raggiunse. Aveva cambiato abito. Ora indossava una lunga tunica bianca, che le arrivava ai piedi, ed uno spacco laterale arrivava dall’anca fino a terra.
    
    Portava un vassoio con una colorata insalata di pollo. Era tagliata in pezzi piccolissimi, e profumava di spezie.
    
    Edo accompagnò la sua compagna a capo tavola, poi la prese in braccio e la distese sul desco, facendo spazio tra tutte le cose che vi erano appoggiate.
    
    Con una mossa lenta ma sapiente, alzò la tunica che copriva Sonia, lasciando il suo corpo nudo davanti ai miei occhi. Poi prese dal piatto di portata una manciata di pollo , e la adagiò sul ventre di Sonia. Senza una parola, mi invitò a mangiare direttamente con la bocca, mentre lui faceva altrettanto.
    
    Sentivo la pelle della ragazza che scottava, al contatto con le mie labbra rabbrividire e poi rilassarsi. Mangiavo lentamente, aiutandomi con la lingua. I pezzetti di pollo e verdure erano buonissimi, e Sonia, con gli occhi chiusi, era il miglior piatto su cui avessi mai appoggiato il cibo.
    
    Quando non rimase più neppure un pezzetto di carne, Edo sparì per un attimo in cucina, e ne tornò con una brocca di vetro trasparente. Conteneva un vino di un color rosso brillante. Guardandomi fisso negli occhi, cominciò a versarne ...
    ... sul corpo nudo di Sonia, mentre io con la lingua cercavo di berne come potevo.
    
    Il vino si insinuava in ogni piega, ed io lo seguivo con la lingua e con le labbra. Sonia si schiuse, e lasciò che il vino le bagnasse il pube, perfettamente rasato, e si insinuasse in una piccola dolcissima fessura. Continuai a leccare, ed a seguire quel rivolo rosso, finchè sentii il contatto con il suo piccolo sesso. Il clitoride era nascosto tra le grandi pieghe, e lo toccai appena con la punta della lingua, provocando un gridolino di piacere.
    
    Edo dall’altra parte, faceva altrettanto, finchè le nostre lingue si incontrarono tra le gambe di Sonia, e si toccarono.
    
    Quando anche l’ultima goccia di vino fu bevuta, Sonia si alzò, e si diresse in cucina, ormai senza abiti. Edo si era tolto la camicia, ma aveva ancora i pantaloni che comprimevano il suo basso ventre.
    
    Era evidente la sua eccitazione, e potevo riconoscere la forma del suo grosso fallo, e la forma perfetta del suo fondo schiena.
    
    “Ora mangiamo noi!” sentenziò Sonia entrando con una terrina colma di crema.
    
    Edo mi si avvicinò, e guardandomi negli occhi senza mai staccare lo sguardo, cominciò a slacciare i miei pantaloni che in breve caddero ai miei piedi. Il suo lieve sorriso mi intrigava, le sue mani percorrevano i miei fianchi, alla ricerca degli slip da abbassare.
    
    Sentii le sue unghie graffiarmi leggermente, mentre afferrato l’elastico con entrambe le mani, abbassava l’ultimo riparo alla mia totale nudità.
    
    Ancora una ...
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