1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... che avevo avuto io.
    
    “ed ecco che sono fuori io… ma non ci metto nulla ad entrare”… scherzai tentando di forzare le sue gambe che erano chiuse a causa della vasca troppo stretta.
    
    Scivolò sott’acqua con la testa, e con una mano mi strinse al collo trascinandomi con se.
    
    In apnea mi sfiorò le labbra e cercò di baciarmi, ma con scarso successo… l’acqua calda e insaponata era proprio schifosa da bere…
    
    “dai, usciamo, Jill. Ho davvero un casino di cose da fare.”
    
    “Se proprio insisti… ma prima devi pagare pegno” le dissi con un’aria semi seria.
    
    “cosa devo fare che ancora non ho fatto?” rispose con voce finta ingenua.
    
    “asciugati e vieni sul letto. “
    
    “dai, non ho tempo di fare quelle cose… dai, rimandiamo a stasera”
    
    “non facciamo quelle cose, anche perché non ne ho voglia”mentii
    
    “e allora cosa vuoi?”
    
    “tu sdraiati, e non ti preoccupare. Arrivo subito”.
    
    Infilai un accappatoio troppo corto e troppo stretto, che lasciava tutto all’aria aperta, e volai per le scale fino in sala. Apersi la valigia dove tenevo il computer e tutti gli accessori, e presi la macchina fotografica digitale. Di corsa risalii in camera dove Serena era distesa, la testa sul cuscino appoggiata sul braccio, ed il corpo … oh che dolce meraviglia…. appena scomposto in una piega che faceva risaltare la curva dei fianchi ed il morbido culetto.
    
    Scattai la prima fotografia appena entrato, e la sua sorpresa fu bellissima. Poi , come una modella navigata, mi diede una grandissima ...
    ... soddisfazione, muovendosi e danzando in un morbido gioco di braccia, gambe che si spostavano, lasciavano trasparire e poi coprire piccole o grandi porzioni della sua porta segreta.
    
    Era meravigliosa, e le foto sarebbero state magnifiche.
    
    “Tu!” Mi rimproverò Serena dopo una ventina di scatti “ non eri quello che non aveva voglia? Guardati in che condizioni sei!”
    
    “ehm.. è il cavalletto…” scherzai, e lei scoppiò a ridere
    
    “si…. Il cavalletto dei pantaloncini…..”
    
    Si avventò sulla macchina fotografica e me la strappò di mano
    
    “dai, smettila!, cosa vuoi fare?” le dissi cercando di coprirmi
    
    “quello che hai fatto tu, maialino. Solo che adesso sono io ad eccitarmi.
    
    E prese a scattare. Dal basso, dall’alto, da un lato.. Tutte le foto del mio grosso arnese.
    
    Poi lanciò la macchina fotografica sul letto e fuggì prendendo al volo la pelliccia.
    
    “Ciao! Gridò mentre scendeva le scale a precipizio. “Tanto lo so…. Se lascio fare a te, domani siamo ancora qui a giocare….ci vediamo stasera?”
    
    “non lo so. Dipende da quante donne verranno a farsi sbattere…” replicai
    
    “scemo…mettimi in lista…. Mi hai eccitato da morire… e finchè non mi avrai saziata, non pensare di stare tranquillo…”
    
    Rimasi sul letto, e cominciai piano piano ad accarezzarmi. La voglia di possederla, di giocare con lei era ancora fortissima. Non avrei resistito fino alla sera. Era urgente che una mano risolvesse il problema immediato.
    
    Scesi in sala, presi il computer portatile e collegai la fotocamera. Poi ...
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