1. Piccoli incontri casuali


    Data: 26/04/2020, Categorie: Lesbo Autore: Asteroide1962, Fonte: Annunci69

    ... che sentì la sua figa, quella si, che si stava bagnando.
    
    Allungò le braccia sopra la testa ed emise un sospiro e lasciò che le mani di Luciana corressero sulla schiena.
    
    Luciana rimase un secondo interdetta ma capita la situazione si abbassò ancora di più sulle ginocchia ed iniziò a strofinare le sue grandi labbra sulle chiappe dell’amica mentre con le mani massaggiava la sua schiena.
    
    Vera era in subbuglio, ogni carezza sulla schiena la faceva emettere un sospiro eccitato e Luciana, conscia di ciò, si allungava sempre di più verso il collo dove, una volta giunta, massaggiò le cervicali.
    
    Ora Vera era in balia di Luciana che con una mossa furtiva si slacciò il reggiseno e flettendosi in avanti sfiorò con i suoi capezzoli la schiena di Vera. Ora era Vera che si mordeva le labbra cercando di resistere all’onda di piacere che stava montando e quando senti il petto dell’amica appoggiarsi con decisione alla sua schiena mentre le sue mani cercavano le spalle, Vera emise un gemito che suono come un si, prolungato e voglioso.
    
    Luciana era eccitata, ora sentiva le mutandine fradice dalle sue secrezioni e la voglia di baciare, leccare quella donna ormai era insostenibile, decise quindi di cominciare a baciarle il collo e poi correre con la lingua sul lobo dell’orecchio sinistro.
    
    A quel contatto Vera impazzì. Estese il collo e Luciana ne approfittò per per mettere le due mani sul pomo di Adamo, tirarla dolcemente verso di se e baciarla e se in un primo momento sentì le ...
    ... labbra serrate di Vera opporsi dopo si schiusero e le due lingue si trovarono.
    
    Ne seguì un bacio lungo, Vera si sfogava di tutti quegli anni in cui inconsciamente aveva bloccato quel piacere mentre Luciana si sfogava per la gioia di avere sotto di se un corpo acerbo, da quel punto di vista, ma maturo e consapevole del piacere che poteva donare.
    
    Stando seduta sui glutei dell’amica spostò una mano dal collo e dapprima le massaggio un gluteo per poi insinuarsi in mezzo alle gambe alla ricerca della figa di Lei. Vera, sentendo la mano corretele in mezzo alle cosce, allargò leggermente le gambe e quando sentì le dita dell’altra insinuarsi sotto il tessuto succhiò la lingua di Lei più forte. Luciana trovò la figa di Vera aperta, umida, bollente e con la mano la tasto, ci giocò e poi infilò un dito dentro provocando brividi di piacere nel corpo dell’amica.
    
    Con il dito che la penetrava Vera era in estasi non capiva più nulla, si staccò dalla bocca di Luciana e ansimando dal piacere disse “Ti prego fammi venire! Fammi venire!”, la sua voce era roca quasi gutturale.
    
    Luciana continuava a “cavalcarla”, come una moderna amazzone le prese i capelli e li tirò, ora Vera formava con il corpo una s appoggiata sul letto: il culo proteso in fuori per permettere alla mano di tastarla meglio, la testa in alto mentre ginocchia e pancia erano appoggiate sul letto.
    
    Il corpo tremò e Lei urlò un si di liberazione e di piacere prima di sentire le gambe cedere e abbassarsi steso supina sul ...
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