1. Vita da trav. - matteo diventa lucilla - 3


    Data: 26/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    Questo rapporto è stato considerato da alcuni lettori, violento, dissacrante e lento. Violento perché Pasquale ha un frasario volgare e strafottente, usa troppo dare manate sul culo e sbatte con forza il cazzo in bocca e sulla faccia. Di questo, rispondo a voi, come rispondo a lui, quando con insistenza mi chiede.
    
    - Ti piace?
    
    - Sì, mi piace.
    
    E aggiungo che la violenza, quando è voluta da chi la riceve, da persino piacere e per chi la esercita diventa un esercizio fisico. Avrò una vena di masochismo? Se questo vi potrà tranquillizzare, la risposta è sì, sono un po' masochista.
    
    La dissacrazione invece è per mia madre che viene da lui insultata ingiustamente. All’inizio mi sono pure opposto, ma poi riflettendoci ho capito che le sue sono solo parole che dice a me per caricarsi, ma quando parla con lei e ci sta a contatto è ossequioso e rispettoso, di lei ha leccato la ciabatta.
    
    Per chi poi considera il racconto un po' lento, poco spinto da un punto di vista erotico sensuale, tenga conto che ho sedici anni, alla prima esperienza, vergine in tutto, anche nei pensieri e Pasquale, che di anni ne ha diciannove, non è granché navigato neanche lui e forse è un po' disorientato da questo suo interessamento rivolto non a una femmina ma a un ragazzo.
    
    Detto questo, torno al pomeriggio, Pasquale è appena andato via e già mi manca, comincio a desiderare che chiami, invece niente. La sera però, dopo cena mi arriva un messaggio in cui mi scrive che mi aspetta il giorno dopo ...
    ... alle nove di mattina a casa sua. Rispondo ok, anche se avrei voluto vederlo subito.
    
    La mattina mi alzo, mia madre alle otto è uscita per andare a lavorare. Io entro in doccia mi lavo e vado in camera sua a prendere un tanga, lo indosso con sopra maglietta e pantaloncini e mi dirigo verso la casa di Pasquale.
    
    Arrivato al cancello, il nonno, che abita al piano di sotto, mi vede, gli chiedo del nipote e mi apre. Salgo, suono alla porta, lui chiede chi è. Gli rispondo, mi apre e chiede.
    
    - Chi cazzo ti ha aperto il cancello?
    
    - Tuo nonno.
    
    Lui stava ancora al letto e ha indosso solo un paio di boxer.
    
    Andiamo in cucina, prepara il caffè, mi chiede se ne voglio, rispondo.
    
    - No, non mi piace il caffè.
    
    - E sì, a te piace il cazzo e lo sperma.
    
    Bevuto il caffè torniamo nella sua camera, si mette vicino alla finestra a fumare una sigaretta, si tira giù i boxer, tira fuori quel bel cazzo che ha tra le gambe e mi dice.
    
    - Questo lo vuoi?
    
    - Certo che lo voglio.
    
    - Allora spogliati e vieni qui in ginocchio, tra le mie gambe, a succhiare.
    
    Lo faccio per tutto il tempo che fuma la sigaretta, poi si rimette lungo sul letto. Sono in estasi, al settimo celo, mi ha fatto andare a casa sua, mi ha conosciuto anche suo nonno, per me non è una cosa da poco, e non oso chiedermi cosa sono io per lui.
    
    Con questi pensieri in testa mi avvicino all’estremità del letto e inizio a leccargli i piedi, lui gradisce e mi dice di continuare. Dopo un po’ vado più su, arrivo al ...
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