1. Dream Hotel


    Data: 23/04/2020, Categorie: pulp, Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... la spina con il Mondo esterno”
    
    “Beh, io mi sono perso nella nebbia e vorrei tornare a casa mia”
    
    “Beh, auguri amico. Ma, fino a che la signora la dietro non decide di andarsene, dovrai restare qui”
    
    “Sono curioso. Perché questa forma?” indica la casa
    
    “Mi è sempre piaciuto quel film. La giusta atmosfera, il gioco del bianco e nero, lo sguardo inquietante di Anthony Perkins, la colonna sonora, il tocco di Hitchcock. Il vero thriller di sottile inquietudine”
    
    “Come i romanzi di Ramsey Campbell”
    
    “esatto amico: un pizzico di Campbell, un altro di Poe e una mescolata alla Hitchcock. Ora scusa, ma devo fare il mio giro di controllo. Rock & roll, amico” e se ne va cantando Love me tender.
    
    Mariano entra nella stanza dove Elvis ha detto si trova anche la sosia di Lisa Bonet. “La donna, il sogno e il grande incubo, vado via, non torno più” ecco, la canzone di Max Pezzali che gli entra in testa. Tutto un vortice strano. Come ci sono capitato in sta merda assurda? La nebbia, il tunnel, Elvis, il Bates Motel. E il mostro..Uh, che roba stranissima. Si tocca il lato del collo, tutto indolenzito, probabile perché si è abbioccato come un pesce lesso.
    
    Un sogno nel sogno. La ragazza che si chiama Lisa che esce dal bagno nuda e, sinuosa le si avvinghia addosso, praticandogli un pompino da record e poi..mostro..
    
    “Ciao, sei sveglio”
    
    Lisa, magnifica visione, nuda sulla porta del bagno, con la pelle di cannella umida: belle tette, bel corpo, bel taglio tra le gambe. ...
    ... Mariano che ha un’evidente erezione e non la nasconde per pudore alcuno. Una scultura di ebano perfetta, una pantera pronta a ghermire “Scusa se ti ho lasciato in auto. Non volevo svegliarti” senza pudore, si muove per la stanza nuda, sotto i suoi occhi e si siede sul bordo del letto accavallando le belle gambe “Ho lasciato ancora dell’acqua calda. Vai pure, io non scappo”
    
    Mariano ha il cervello in tilt “Non vai per il sottile” si spoglia, entra in doccia. Ci voleva quel getto quasi bollente che gli ustiona la pelle “Spero non sia un altro dannato incubo”
    
    Esce, si asciuga, entra in stanza con l’asciugamano legato in vita. Lei è sul letto, ancora nuda, la schiena appoggiata a dei cuscini contro la testiera del letto. Con la mano sinistra si sta accarezzando il pelo triangolare della sua vagina “Lisa è il mio nome ma non quello completo: Layma M. Horla. Ma tutti mi chiamano Lisa per far prima”
    
    “Strano cognome” dice lui sedendole accanto “Horla, come il vampiro di quel romanzo”
    
    Lei allunga la mano destra e gliela infila sotto l’asciugamano. Lui non dice nulla e si lascia toccare. Le dita di lei, sapienti, cominciano a muoversi sinuose. Lui lascia fare e, con una mano, comincia ad accarezzarle una tetta, si concentra sui capezzoli duri, glieli strizza. La vuole, il desiderio incombe. Si alza in piedi di scatto, si libera dell’asciugamano e le monta sopra. Si baciano con passione, nudi e avvinghiati, lui che le entra dentro. Esplosioni di gusti e umori, ad ogni affondo un ...
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