1. Dream Hotel


    Data: 23/04/2020, Categorie: pulp, Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    DREAM HOTEL
    
    I-In una notte di nebbia
    
    Era una notte buia e tempestosa. E’ così che iniziano i racconti belli o brutti che siano. La notte era buia, il tempestoso è appena passato. Un auto procede lenta in uno spesso muro di nebbia. Buio e grigio, un misto di bianco latteo e cenere. Tre metri dopo il cofano e la nebbia che sembra voglia consumarla.
    
    Mariano si immagina come un biscotto che s’immerge nel latte. Procede a venti all’ora. I fari non riescono a tagliare quell’ovatta cangiante “Accidenti a quella deviazione” commenta. Se ne sta aggrappato sul volante come un avvoltoio, sporgente verso il parabrezza, nella speranza di poter penetrare quell’ovatta cangiante ma, nulla, lui non è superman. La deviazione di un chilometro prima, o forse è di meno. Subito dopo il tunnel, la nebbia solo una striscia fumosa sull’asfalto. E quel cartello che diceva di girare a destra perché diritto c’erano lavori in corso “Non ci voleva. Ma dove cazzo sono i vigili o gli addetti ai lavori?” e aveva girato per quella strada che saliva dietro una collina e, subito, la nebbia era arrivata avvolgendolo completamente “Ma, cazzo”
    
    Quella strada l’ha fatta innumerevoli volte e non riesce a ricordare di una deviazione sulla destra dopo il tunnel. Uno spiazzo sì, un bosco ok, ma una strada?
    
    D’un tratto, una sagoma sul ciglio della strada. Sterzata, brusca frenata. Qualcuno, la voce di una donna, che impreca. “Ma cazzo”
    
    Nocche sul finestrino dell’auto. Mariano abbassa il finestrino, ...
    ... voce alterata “Ma che ti salta in mente di camminare così con sta nebbia?”
    
    Si trova davanti il volto di una bella ragazza dalla pelle scura, i lunghi capelli che le ricadono sulle spalle, una Lisa Bonet già in periodo Angel Heart. “Mi scusi tanto..Scusami ma, con questa nebbia.. Non pensavo di trovare qualcuno qui, a questo punto..”
    
    “Potevo investirti” dice lui “Fortuna che ho riflessi buoni”
    
    “Mi spiace. La mia auto si è bloccata all’inizio della salita e.. boh, speravo di tornare sulla strada ma, evidente ho un senso dell’orientamento un po’ sfasato” sorride
    
    “Sali” dice lui “Cerchiamoci un segno di civiltà in questo mare di nebbia”
    
    “Grazie, molto gentile” sale sull’auto “Brr, mi sembra di essere in uno di quei racconti di paura che leggevo da piccola”
    
    “Quando si è piccoli si leggono i racconti di Stine”
    
    “Sì, ma per me erano troppo leggeri. Io adoravo , li adoro ancora, Poe e Lovecraft”
    
    “Anche a me piace Lovecraft. E, qui dentro, ci sguazzerebbe a bestia” scoppiano a ridere “Dai, vediamo se la nebbia finisce da qualche parte. A proposito, mi chiamo Mariano” le tende la mano
    
    “Lisa” ricambia
    
    Più avanti, dieci minuti dopo, la nebbia si apre all’improvviso “Ma che cazzo” fa Mariano fissando l’incredibile davanti ai suoi occhi
    
    Uno spiazzo ingombro di auto , una costruzione bassa in legno che assomiglia ad un motel e, su una collinetta alle sue spalle, la casa di Psycho “Ma, siamo ad Hollywood?” commenta Lisa
    
    Il parcheggio ha delle vecchie Cadillac ...
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