-
Storia di Marisa che prima era Mario
Data: 23/04/2020, Categorie: Trans Autore: Special, Fonte: RaccontiMilu
Prima parte Sono nata in un paesino aspromontano nel 1950. Figlia unica di due bravi contadini che hanno da subito riversato tutto il loro amore su di me che, essendo nata maschio, speravano che un giorno li avrei riscattati attraverso una laurea e una vita professionale agiata. Pertanto non si sono risparmiati a fare dei grossi sacrifici per mantenermi agli studi. Anche da parte mia non sono mancati i sacrifici per viaggiare per raggiungere la scuola e poi l’università. Mentre andavo a scuola scoprii che dentro di me qualcosa non andava. Ovvero, pur essendo un bravo giovane e anche carino, il mio fisico non rispondeva appieno a quelle che sono i canoni di un vero maschio. Infatti psicologicamente man mano che crescevo prendevo consapevolezza che dentro mi sentivo donna ma per reggere il rapporto con i miei e con la società dovevo sforzarmi a fare il maschio. Raggiunta la maggiore età e essendomi trasferito in città per frequentare l’università ho avuto l’opportunità di fare conoscenze che mai mi sarei aspettato che esistessero. Alcuni miei colleghi erano legati sentimentalmente nonostante fossero dello stesso sesso. Praticamente, come si diceva dalle mie parti, erano dei “ricchioni”. Ovvero dei ragazzi gay. Anche delle ragazze facevano sesso tra di loro e si definivano orgogliosamente “lesbiche”, altre addirittura “bisessuali”. Insomma il mondo giovanile con cui sono venuto a contatto era variegato dal punto di vista dell’orientamento sessuale. Ed io? Cosa ero io? Quale ...
... era il mio orientamento sessuale? Quando andavo alle superiori mi ero innamorato di una ragazza che corrispondeva questo sentimento ma che era difficile stare da soli visto che in paese ci conoscevamo tutti e a quel tempo le ragazze tornate da scuola rimanevano in casa. Frequentando l’università ho scoperto che c’erano dei giovani maschi che non erano male e che mi piacevano. A volte sognavo di fare l’amore con qualcuno di loro. Amore eterosessuale perché io mi sentivo donna. Un giorno alcuni amici e colleghi di università mi propongono di andare a scopare con delle prostitute che facevano dei sostanziosi sconti agli studenti. Io ero reticente ma non potevo tirarmi indietro. Alla fine accettai e chiesi che io potessi entrare per ultimo e se loro volevano andare via dopo potevano farlo perché io li avrei raggiunti successivamente. E così fù. L’incontro con la prostituta mi ha cambiato la vita in quanto scoprii cose che non immaginavo minimamente che esistessero. Ricordo come se fosse ieri che quella donna accogliendomi in una camera da letto mi disse subito di spogliarmi. Io invece, dicendo che l’avrei pagata lo stesso volevo evitare di scopare perché dentro di me mi sentivo di essere una donna. Lei rise dicendomi che sono un “ricchione” ma io dissi che non mi piacevano i maschi, nonostante tutto mi sentivo una donna. Lei mi guardò seria e mi squadrò dalla pianta dei piedi fino alla cima dei capelli, poi disse: caro giovanotto, effettivamente tu un corpo da donna lo avresti mi ...