SESSO E POTERE PARTE 4
Data: 20/04/2020,
Categorie:
Masturbazione
Lesbo
Autore: xxpedroxx, Fonte: xHamster
... che rispose:
“sei forte Barbara, mi piaci perché sei spontanea e intelligente, in effetti è una situazione fuori dalla normalità, ma vedrai col tempo imparerai che nell’ambiente in cui sei entrata sono cose all’ordine del giorno, questa gente può avere tutto dalla vita, hanno bisogno di nuovi stimoli e la lussuria è uno dei peccati capitali che più preferiscono e poi, diciamocelo, in fondo può essere divertente, io per esempio mi sono divertita con te l’altra sera, e mi sembra che anche tu non sia stata poi tanto male?”
Nel dirmi queste parole Denise mi posò una mano fra le gambe ed incominciò a solleticarmi la passerina. Io reagì con naturalezza, sorridendole con un filo di imbarazzo.
“Su Barabra, sarai mica diventata timida tutto di un tratto?” e mi stampò un bacio in bocca
Accolsi la sua lingua e ricambiai la sua passione ficcandogli la mia in gola, poi d’un tratto si staccò da me e disse con un filo di preoccupazione
“Solo una cosa Barbara, queste effusioni fra di noi … la Bonanni non deve sapere nulla”
“e perché? Si sarà mica innamorata di me”
“Figurati … Semplicemente la dottoressa è molto possessiva, come ti ha spiegato lei ti considera sua … a Lei piace vedere i suoi alfieri giocare tra loro ma solo se il gioco ha come finalità quello di donare piacere a LEI”
“Cosa intendi per “i suoi alfieri” ”
“uff, nulla di particolare, una volta una di Noi alla fine di un incontro prese il coraggio a due mani e le chiese che cosa rappresentassimo noi ...
... tutte per Lei, La dottoressa le rispose che Lei ha sempre pensato alla vita come ad una partita a scacchi, un gioco dove ogni “pezzo” ha “per nascita” funzioni e poteri diversi, dove “la donna”, in cui lei si identificava, è il pezzo più potente, il pezzo che può muoversi da alfiere o da torre semplicemente a seconda della propria volontà, viceversa le sue compagne di gioco erano dei semplici “pedoni”, pezzi facenti parti del gioco, pertanto gia privilegiati, ma comunque elementi utili ai soli scopi della “donna” … quello di poter muovere il gioco a suo favore”.
“caspita che mente contorta, e quindi noi saremmo dei semplici pedoni!?!”
“no barbara, io penserei a me più come ad un alfiere od ad un cavallo”
“mmm … e sarebbe a dire?”
“un qualcosa con qualche potere in più rispetto ad un pedone”
“ed io cosa sarei invece … una pedina della dama?”
Denise rise nuovamente e mi rispose “no tesoro mio, tu per lei sei una torre”
“che sarebbe???”
“lo scoprirai tesoro mio … lo scoprirai … ora vieni con me“
Denise mi prese per mano, agguantò la sua borsa e mi trascinò nel bagno dell’aeroplano, nessuno si accorse di noi, tutti erano intenti a leggere il giornale o a battere sui tasti dei loro notebook, entrammo nella toilette sogghignando, del resto mi piaceva Denise, mi sembrava di conoscerla da sempre e con lei tornavo ad avere quella leggerezza che si ha a 16 anni, tornavo bambina e di conseguenza tornavo ad essere anche un po’ incosciente.
Incominciammo a ...